Mitsubishi A6M: differenze tra le versioni

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Il '''Mitsubishi A6M''' era un [[Aereo da caccia|caccia]] leggero in dotazione al [[Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu]], il servizio aeronautico della [[Marina imperiale giapponese]], dal [[1940]] al [[1945]]. La designazione ufficiale si otteneva componendo la "A" per "aereo imbarcato", il "6" perché era il sesto modello costruito per la Marina Giapponese e la "M" iniziale del costruttore: la [[Mitsubishi]].
 
L'A6M venne chiamato "Zero" – in giapponese ‘rei’ (零) – dai giapponesi dall'ultima cifra dell'anno 2600 del loro calendario tradizionale (corrispondente al 1940) nel quale fu accettato. Gli Alleati adottarono di conseguenza la relativa traduzione quale nome dell'A6M, una denominazione a volte associata per errore anche ad altri aerei da caccia quali il [[Nakajima Ki-43]]. Oltre che Zero, il modello venne chiamato dagli statunitensi con altri soprannomi, quali "''Zeke''", "''Hamp''" e "''Hap''".
 
Quando iniziarono le ostilità con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], lo Zero veniva ritenuto il miglior caccia basato su portaerei del mondo, perché associava una eccellente manovrabilità ad una autonomia molto estesa.<ref name="Hawks">Hawks, Chuck. {{Cita web|http://www.chuckhawks.com/best_fighter_planes.htm|The Best Fighter Planes of World War II.|10-06-2010|nome=Chuck|cognome=Hawks}}</ref> Nei primi combattimenti aerei, lo Zero si guadagnò una leggendaria reputazione come "cacciatore", ma nel 1942 le nuove tattiche di combattimento consentirono ai piloti Alleati di ingaggiare duelli in termini più equilibrati.<ref>Mersky, Peter B. (Cmdr. USNR). {{Cita web|http://www.ibiblio.org/hyperwar/USMC/USMC-C-Aces/index.html|Time of the Aces: Marine Pilots in the Solomons, 1942-1944|10-06-2010|cognome=Mersky|nome=Peter B}}</ref> La Marina Giapponese utilizzò frequentemente il velivolo anche basandolo a terra. Nel 1943, le debolezze insite nel progetto originale e la crescente indisponibilità di [[motore aeronautico|motori aeronautici]] più potenti, portarono gli Zero a diventare meno efficaci contro i caccia americani di generazione successiva, dotati di maggiore potenza di fuoco, corazzatura, velocità e che cominciarono ad avvicinarsi ai livelli di manovrabilità dell'aereo giapponese.<ref>Willmott 1980, pp. 40–41.</ref> Sebbene l'A6M fosse superato nel 1944, rimase in produzione. Negli ultimi anni del conflitto, dei 10&nbsp;937 esemplari prodotti, molti furono trasformati in [[kamikaze]].<ref>Jeffrey L. Ethell. ''Aerei della seconda guerra mondiale''. A.VALLARDI / Collins Jane's, 1996. pp. 84-85.</ref> In Giappone furono prodotte molte versioni dello Zero originale, distinguendosi dal resto delle altre nazioni in ambito bellico.<ref>{{Cita libro|titolo=Angelucci and Matricardi 1978, p. 138.}}</ref>
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{{Interprogetto|commons=Mitsubishi A6M Zero}}
 
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