Argomento cosmologico: differenze tra le versioni
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Notando che la voce non era neutrale, essendo indubbiamente redatta da oppositori dell'argomento cosmologico (indimostrabile come tuttavia sono indimostrabili le argomentazioni dei suoi detrattori) ho provveduto ad aggiungere sotto le due critiche delle contro-argomentazioni che ribilancino la neutralità della pagina. |
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'''3.''' Quindi l'universo ha una causa e questa causa deve necessariamente provenire da un essere intelligente, altrimenti si negherebbe l'esistenza di Dio, quindi Dio esiste.
Critica 1:
La definizione di "cominciato ad esistere" è ambigua, in tale definizione infatti un falegname che fa una sedia dal legno non ha fatto iniziare ad esistere la sedia perché è partito da una materia prima. Tuttavia questo è l'unico tipo di creazione mai osservato da parte di una causa intelligente, generalizzare quindi sulle cause intelligenti partendo da un tipo di creazione differente rispetto a quello inteso, significa commettere una fallacia di equivocazione.
Contro-argomentazione 1:
L'idea che l'universo abbia cominciato ad esistere si basa su una interpretazione errata della teoria del big bang, il quale non prevede alcun istante temporale in cui l'universo non sia esistito.▼
La creazione ex-nihilo è una necessità logica che supera la suddetta falsa analogia. Implicare che la realtà non abbia cominciato ad esistere è affermare che le sue proprietà e dimensioni essenziali (spazio-tempo, energia-materia) siano sempre esistite, definendole un dato di fatto. Ora, come la scienza ricerca la causa efficiente di tutti i fenomeni, non assumendo mai che siano un semplice dato di fatto (ovvero che avvengano perché avvengono senza un motivo) così non è dato ammettere che la realtà, intesa come un intero, sia un dato di fatto, ma bisogna ricercarne la causa. Inoltre è evidente che se la concatenazione di eventi fosse infinita andando a ritroso nel tempo non si capirebbe come potremmo esistere: se il momento presente è indicato con P, sarebbe sempre possibile individuare un momento antecedente P' rispetto alla nostra esistenza che, di fatto, la impedirebbe.
Critica 2:
▲L'idea che l'universo abbia cominciato ad esistere si basa su una interpretazione errata della teoria del
Che l'universo poi abbia una causa, inoltre, non dimostra nessuna caratteristica di quella causa, le caratteristiche di intelligenza, divinita', eternita' o altro sono quindi interamente indimostrate.
Contro-argomentazione 2:
Tale critica è a sua volta fallace, perché per il principio di ragion sufficiente di Leibniz il tempo stesso non può essere venuto ad esistere senza una causa efficiente, che non può che essere, naturalmente, extra-temporale. Negare a tale causa efficiente le qualità di intelligenza ed eternità (intesa non come esistente in un tempo infinito ma nell'accezione di a-temporale) è difficilmente sostenibile: senza intelligenza lo spazio-tempo sarebbe un prodotto del caso o della necessità, tuttavia se fosse causa di necessità non si capisce perché sia venuto in essere da qualcosa (qualunque cosa sia) diversa dallo stesso, mentre se fosse prodotto del caso non si spiega come sia possibile riscontrare un universo regolato da leggi e costanti matematiche, con parametri idonei alla vita e all'auto-sussistenza.
== Bibliografia ==
* Reichenbach, Bruce, "Cosmological Argument", ''The Stanford Encyclopedia of Philosophy'' (Winter 2010 Edition), Edward N. Zalta (ed.), URL = <http://plato.stanford.edu/archives/win2010/entries/cosmological-argument/>.
*Gottfried Wilhem von Leibniz, "Monadologia"
== Voci correlate ==
* [[Cosmologia biblica]]
* [[Problema dell'esistenza di Dio]]
*[[Principio di ragion sufficiente]]
*[[Big Bang]]
[[Categoria:Teologia]]
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