Pessano con Bornago: differenze tra le versioni
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=== Dal XVI secolo all'Unità d'Italia ===
L'epoca spagnola un periodo contraddistinto dalla scomparsa di molte botteghe artigiane e dal rinselvatichimento delle campagne. La popolazione dei due paesi subì un calo significativo tanto che all'inizio del XVII secolo, secondo lo Stato delle anime delle parrocchie di Pessano e Bornago del 1592, Pessano contava appena 201 abitanti e Bornago 183 abitanti, comprese le numerose cascine esterne ai nuclei urbani. Il cognome più diffuso a Bornago era Brambilla dal momento che molti valligiani di [[Val Brembilla]] erano emigrati nel paese in seguito ad una politica di esenzioni fiscali promossa dai proprietari terrieri dei due paesi. A Pessano vi erano solo quattro botteghe: un'osteria, una fucina, un tessitore e un prestinaio, quest'ultimo peraltro in Cascina Valera; a Bornago vi era un ortolano. Vengono citate alcune delle cascine oggi comprese nel territorio comunale: Boscona (oggi Bosco), Canepa, Castigliona (oggi Castiona), Novellana, Oltrona e Valera.
In questo periodo assumono l'aspetto attuale le chiese parrocchiali dei SS.Vitale e Valeria a Pessano e dei SS.Cornelio e Cipriano a Bornago. La peste "manzoniana" del 1629-1630 impose un alto tributo di vite umane nei due paesi e le ossa di molti defunti furono seppellite in un ossario sotterraneo chiuso da una botola in marmo ancora oggi esistente in una cappella della chiesa dei SS.Vitale e Valeria. Molte di queste ossa furono rivenute alla fine del XX secolo in seguito ai lavori di sistemazione della chiesa insieme ad antichi e semplici sepolcri appartenenti all'antica chiesa antecedente alla ricostruzione e all'ampliamento barocco.
Nel 1678 morì [[Antonio Teodoro Trivulzio]], ultimo erede della famiglia e la camera ducale decise di far passare il feudo di Pessano sotto la sua proprietà. Nel marzo 1686 il feudo venne messo all'asta e acquistato per duemila lire imperiali dal marchese [[Carlo Castiglioni Stampa]]. Nel 1696 [[Pietro Antonio Crevenna]] acquistò il feudo di Bornago.
Nel 1714 gli austriaci presero possesso del Ducato di Milano. L'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria]] ordinò un censimento di persone, case e terreni in tutto il Ducato dal momento che gli ecclesiastici sotto la dominazione spagnola erano i maggiori proprietari di immobili e terreni e godevano di privilegi ed esenzioni fiscali. Pessano risultò avere 197 abitanti mentre Bornago 295. Nel catasto compaiono nuove cascine, che sono pertanto sorte tra il 1592 e il 1714: Bragosa, Lodola, Pariana e Ruscona. In questo periodo si sviluppò ulteriormente l'industria serica con la nascita delle [[filanda|filande]] che culminerà solo alla fine del XIX secolo con la costruzione della grande filanda che oggi ospita parte degli uffici comunali.
In epoca napoleonica (1796-1824) vennero soppressi gli ordini religiosi, espropriati e razziati molti beni ecclesiastici, le chiese trasformate in stalle e magazzini.
Nel 1820 il conte Alessandro Negroni Prati divenne proprietario di Villa Castiglioni che d'ora in poi sarà nota come [[Villa Castiglioni Negroni Prati Morosini|Villa Negroni]].
Durante il Risorgimento,
=== Dall'Unità d'Italia al XXI secolo ===
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