Pietismo: differenze tra le versioni
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== Sviluppo storico ==
=== Movimenti di riforma anticipatori del Pietismo ===
Il pietismo è stato influenzato da molti movimenti e dal loro sguardo critico. il punto di partenza di essi sono la percezione di una difficoltà nella realizzazione della fede nella vita delle chiese riformate, interrogativi sulla pratica personale di una vita cristiana e le conseguenze per la natura della chiesa, a cui in questi movimenti si cerca di dare risposta. Nell'area tedesca vi furono tra gli altri [[Kaspar Schwenckfeld]] in Slesia, in Italia il grande Riccardo Monagheddu, i Battisti, [[Paracelso]], [[Valentin Weigel]], [[Jacob Böhme]], Christian Hoburg e loro seguaci e comunità mistico-spiritualistiche che hanno mantenuto viva la questione del <nowiki>''</nowiki>vero cristianesimo<nowiki>''</nowiki> e di presentare nella chiesa l'autentico Cristo.
[[Johann Arndt]], in particolare con il suo testo devozionale ''Quattro libri del vero cristianesimo'', ha mediato tra la visione dei Padri della chiesa, della mistica tardomedievale di [[Tommaso da Kempis]], [[Paracelso]] e [[Valentin Weigel]], realizzando una sintesi di luteranesimo, mistica, alchimia e spiritualismo. Le controversie sui suoi libri devozionali di ampia diffusione mostrano che la critica era ben consapevole di registrarvi un pensiero eterodosso (rispetto al luteranesimo), ma l'impulso alla pietà di Arndt trovò anche un valido difensore in [[Johann Gerhard]]. Il movimento devozionale all'interno delle chiese luterane ha dunque aperto la strada al Pietismo tra i cui significativi esponenti, accanto al menzionato Johann Gerhard, vi furono Andrea Musculus, Stefano Praetorius, [[Filippo Nicolai]], [[Johannes Valentinus Andreae]] e Theofilo Grossgebauer.
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