Aeroporto di Roma-Centocelle: differenze tra le versioni
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In breve, quello che era un semplice campo di aviazione si trasformò in un vero e proprio aeroporto. Proprio su questo aeroporto venne consegnata la [[bandiera di guerra]] all'allora [[Regia Aeronautica]], il 4 novembre [[1923]], pochi mesi dopo la sua fondazione come arma autonoma. La bandiera, simbolo della forza armata, venne custodita presso l'aeroporto fino all'ottobre del 1931, data di inaugurazione del [[Palazzo dell'Aeronautica (Roma)|Palazzo dell'Aeronautica]], sede del [[Ministero dell'Aeronautica]] allora retto da [[Italo Balbo]].
Nella successiva espansione delle attività dell'aeroporto, la zona di [[Centocelle]] assisté a una rapida urbanizzazione principalmente per servire il personale dell'aeroporto. Durante la [[seconda guerra mondiale]], per il suo ruolo fondamentale nello scacchiere operativo, la zona dell'aeroporto e di Centocelle fu oggetto di numerosi bombardamenti alleati.
Nel febbraio 1944, subito dopo lo sbarco degli alleati ad [[Anzio]], fu la base delle squadriglie della Luftwaffe 1.''Staffel'' e 2.''Staffel'', equipaggiate con caccia notturni Fiat C.R.42, che da Centocelle attaccavano unità alleate nel Lazio meridionale, soprattutto nelle notti di luna. ==Dopoguerra== In seguito alla sconfitta nella seconda guerra mondiale si assistette a un periodo di decadenza che portò al progressivo allontanamento dalla zona di Centocelle delle attività aviatorie. A ciò fece seguito un periodo di costruzione selvaggia a partire dagli [[Anni 1950|anni cinquanta]] che snaturò la natura dei luoghi come gran parte della allora periferia di Roma. == Utilizzo ==
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