Operazione Locusta: differenze tra le versioni
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Gli RF104-G fecero ritorno in Italia, l'11 marzo 1991.
I Tornado invece rientrarono alla base aerea di [[Gioia del Colle]] il 15 marzo del 1991, due settimane dopo il termine delle operazioni militari. Il ritorno in patria degli aerei da combattimento italiani venne accolto da una cerimonia alla quale presenziarono il Ministro della Difesa [[Virginio Rognoni]], il Capo di Stato Maggiore della Difesa
===L'abbattimento del velivolo di Cocciolone e Bellini===
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Dopo circa 40 secondi il loro aereo fu colpito dall'[[arma contraerea|artiglieria contraerea]] irachena, addestrata alla difesa contro attacchi a bassa quota, e i due italiani dovettero lanciarsi con il [[seggiolino eiettabile]]. L'aereo impattò col terreno a circa 20 km a nordovest della capitale kuwaitiana, a poche centinaia di metri da una caserma della Guardia repubblicana irachena.{{citazione necessaria}}
I due aviatori vennero immediatamente catturati dalle truppe irachene, dopo essere stati malmenati furono separati, venne loro confiscato tutto ciò che avevano con sé (compresi gli indumenti e gli scarponi) e costretti a indossare una tuta gialla, che li qualificava come [[prigioniero di guerra|prigionieri di guerra]] <ref>[https://youtube.com/watch?v=gVb46HcVaNk Operazione Locusta - parte 2].</ref>. La prigionia durò ben 47 giorni, durante i quali non vennero risparmiate torture fisiche e psicologiche. <ref>{{Cita web|url=https://www.ilgazzettino.it/home/verona_prigioniero_torturato_iraq_ma_italia_ha_cancellato_47_giorni_di_guerra-180778.html|titolo=Verona. Prigioniero e torturato in Iraq, ma l'Italia ha cancellato 47 giorni di guerra|sito=www.ilgazzettino.it|accesso=2019-06-03}}</ref>
Il Maggiore pilota Gianmarco Bellini e il Capitano Navigatore Maurizio Cocciolone furono rilasciati al termine del conflitto, insieme agli altri prigionieri di guerra catturati dagli Iracheni.
Il Magg. Bellini venne insignito di [[Medaglia d'argento al Valor Militare|medaglia d'argento]] al [[Ricompense al valor militare|valor militare]] con la seguente motivazione: "Comandante di [[Panavia Tornado|Tornado]] impegnato nella sua prima, difficile operazione bellica notturna contro obiettivi militari fortemente difesi, riusciva ad effettuare, in presenza di condizioni meteorologiche avverse, il previsto rifornimento in volo e decideva, con chiaro sprezzo del pericolo e senza alcuna esitazione, di continuare da solo la missione che gli era stata affidata. Raggiunto l'obiettivo, subito dopo aver sganciato il carico bellico a bassissima quota su un deposito di munizioni iracheno veniva fatto segno ad intenso fuoco contraereo. Sceso ulteriormente di quota sul deserto in piena oscurità, veniva colpito dalla violentissima reazione contraerea che rendeva ingovernabile l'aeromobile. Lanciatosi assieme al navigatore veniva fatto prigioniero. Manteneva, in mani nemiche, un contegno fermo ed esemplare, nonostante le violenze fisiche e morali subite. Chiaro esempio di professionalità, dedizione e coraggio degno erede di una luminosa tradizione". <ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/11/cocciolone-rimasto-senza-medaglia.html|titolo=E COCCIOLONE E' RIMASTO SENZA MEDAGLIA - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2019-06-03}}</ref>
== Note ==
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