Ettore Modigliani: differenze tra le versioni
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Durante gli anni della [[Seconda guerra mondiale|guerra]] è costretto a scappare, con tutta la famiglia, nascondendosi nelle [[Campagna|campagne]] del [[Italia centrale|centro Italia]] per non finire nei [[Campo di concentramento|campi di concentramento]]. Per fortuna riesce a salvarsi, al contrario di numerosi parenti, che trovarono invece la morte in questo periodo buio della storia d’Europa. Nel [[1946]] viene reintegrato a Brera e si occupa della ricostruzione di Brera completamente distrutta dai [[Bombardamento|bombardamenti]]. Chiama l'[[architetto]] [[Piero Portaluppi]], col quale aveva già collaborato negli [[Anni 1920|anni '20]] per la risistemazione della Pinacoteca, e nel settembre [[1946|'46]] apre la Piccola Brera. Una piccola porzione della Pinacoteca, miracolosamente salvata dalle bombe, con alcune opere esposte della collezione braidense.
Muore nel giugno del [[1947|'47]]. Si occuperà di finire la ricostruzione di Brera [[Fernanda Wittgens]], che gli succede come Soprintendente.
==Opere==
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