Teodosio II: differenze tra le versioni
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*il fatto che gli imperatori d'Oriente avessero concesso in Pannonia terre ai Goti, Unni, Gepidi e altri barbari, prova che la Pannonia apparteneva all'Oriente.
*nel panegirico di Sidonio Apollinare del 467, Roma si rivolge a Costantinopoli elencando tra le province in suo possesso la Sicilia, la Gallia e il Norico, ma non Dalmazia e Pannonia.
Tuttavia Procopio afferma che la Dalmazia era governata da uomini (come il comes Marcellino) dipendenti dall'Impero romano d'Occidente, e ciò contrasta con la cessione della Dalmazia all'Impero d'Oriente. Uno studioso (Wozniak) ha tentato di conciliare Procopio con le altre fonti sostenendo che la Dalmazia, pur appartenendo nominalmente all'Impero d'Oriente, ''de facto'' apparteneva a quello d'Occidente:
{{Citazione|Tra il 437, anno del passaggio dell'Illirico all'Oriente, e il 454, Salona e la Dalmazia costiera sembrano essere ritornate o rimaste sotto il controllo amministrativo romano-occidentale, sebbene formalmente sotto la sovranità romano-orientale... Sebbene la Dalmazia fosse stata ceduta formalmente all'Oriente come parte della cessione dei diritti romano-occidentali sull'Illirico (437), il controllo amministrativo della Dalmazia costiera sembra essere rimasto nelle mani del governo di Ravenna. Anche se solo occasionalmente esercitato, la sovranità legale di Costantinopoli sulla Dalmazia fu tenuta in riserva come diritto da rivendicare in caso di necessità.|Wozniak 1981:354-355. Citato in McGeorge, p. 37.}}
Diversi studiosi, oggi, ritengono che solo parte dell'Illirico occidentale fu ceduto all'Impero d'Oriente, anche se è non vi è consenso su quale parte fu ceduta: Demougeot e Mòscy ritengono che fu ceduta solo "l'area di Sirmio", Barker invece sostiene che fu ceduta "parte della Dalmazia", secondo invece JB Bury "una parte considerevole della diocesi dell'Illirico, Dalmazia, Valeria e Pannonia orientale vennero sicuramente trasferite"; Praga invece ritiene che "la cessione dell'Illirico occidentale... non riguardò la Dalmazia".<ref>MacGeorge, p. 38, nota 28.</ref> Sicuramente fu ceduta almeno la Pannonia II con Sirmio: una Novella di [[Giustiniano I]] (11.1) attesta infatti che Sirmio nel 441 apparteneva all'Impero d'Oriente ed era la sede del prefetto del pretorio dell'Illirico, [[Apreemio]], poi costretto nello stesso anno a fuggire a [[Tessalonica]] a causa delle invasioni di [[Attila]], che nello stesso anno attaccò ed espugnò Sirmio. Sembra certo, invece, che il Norico rimase in mano romano-occidentale: secondo Prisco, infatti, il governatore del Norico, Promoto, era uno degli ambasciatori romano-occidentali che nel 449 furono inviati presso Attila,<ref>Prisco, ''Storie'', frammento 11.</ref> mentre l'agiografia di San Severino narra che ancora nel 460 circa le truppe del Norico ricevevano, seppur sempre più irregolarmente, il soldo da Ravenna e non da Costantinopoli;<ref>Eugippio, ''Vita di Severino'', XX,20.1.</ref> inoltre il panegirico del 467 di Sidonio Apollinare nomina il Norico tra le province romano-occidentali.
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