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|AnnoMorte = 1692
|NoteMorte =
|Epoca = 1600
|Epoca2 =
|Attività = architetto
|Attività2 = religioso
|Attività3 =
|Nazionalità = italiano
|NazionalitàNaturalizzato =
|PostNazionalità =
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== Biografia ==
Nacque a Bologna intorno al 1628 ed entrò a far parte dell'[[Ordine francescano]].
Nacque a Bologna verso il 1628; francescano, le due maggiori opere cui è legato il suo nome sono: l'ampliamento della chiesa di S. Maria della Carità (1680) e la ricostruzione di S. Maria della Vita (1687-90). Senza dubbio è in quest'ultima opera che il talento architettonico del B. si esprime con maggiore pienezza: al posto della vecchia chiesa della Compagnia dei Battuti della Beata Vergine della Vita egli costruì un tempio a pianta centrale che costituisce un unicum nell'architettura barocca bolognese.▼
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Il progetto del Bergonzoni fu scelto perché giudicato "il più galante et il più a proposito", e fu ispirato a quello [[Borromini|borrominiana]] della [[chiesa di Santa Agnese]] in [[piazza Navona]].
Su una pianta costituita da un rettangolo ad angoli tagliati si realizzò un alzato a croce greca, su cui si costruì una cupola ovale, disegnata da Antonio Bibiena in piena armonia con l'ambiente principale e innalzata da Giuseppe Tubertini nel [[1787]]).
A questo si innesta un coro quadrangolare, secondo uno stile che venne influenzato dal lombardo Ricchini e dalla struttura della [[chiesa di San Giuseppe a Milano]], con la differenza che in Santa Maria della Vita, il coro e la chiesa appaiono in piena armonia grazie all'arco e alle colonne portanti.
La qualità scenografica dello spazio immaginato dal Bergonzoni è evidenziata sia da particolari strutturali dovuti allo stesso architetto, come le cappelle e i coretti sia dalla riuscita decorazione [[rococò]] che appare legata alla cupola (gli stucchi di L. Acquisti, gli affreschi di G. Gandolfi e S. Barozzi).
Qualche anno prima il B. era intervenuto nella chiesa bolognese di S. Maria della Carità (1680), edificio di gusto vignolesco dovuto a P. Fiorini (1583). Il B. costruì la sacrestia, nonché quattro cappelle angolari a pianta quadrata e coperte da cupola. Sulle cupolette delle cappelle si alzano quattro grandi lanterne a struttura cilindrica che conferiscono un carattere assai vivace all'esterno della costruzione.
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