Utente:Joe123/Sandbox9: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 36:
Le due maggiori opere per le quali è ricordato sono: l'ampliamento della [[Chiesa di Santa Maria della Carità (Bologna)|chiesa di Santa Maria della Carità]] ([[1680]]) e la ricostruzione della [[Santuario di Santa Maria della Vita|chiesa di Santa Maria della Vita]] ([[1687]]-[[1690]]), già a tre navate.<ref name ="le muse">{{cita libro | capitolo=Giovanni Battista Bergonzoni | titolo=le muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1964 | volume=II |pp=203-204}}</ref>
 
In quest'ultima opera che la capacità architettonica del Bergonzoni si manifestò pienamente: al posto della vecchia chiesa della Beata Vergine della Vita, caduta nel [[1686]], egli costruì un tempio a pianta centrale che costituisce un modello esemplare nell'ambito dell'architettura [[Barocco|barocca]] bolognese.<ref name=TrecDBI>{{DBI|nome=Bergonzoni, Giovan Battista|nomeurl=giovan-battista-bergonzoni_(Dizionario-Biografico)|accesso=2 giugno 2019}}</ref>
 
Il progetto del Bergonzoni fu scelto perché giudicato "«il più galante et il più a proposito"»,<ref name=TrecDBI /> e fu ispirato a quello [[Francesco Borromini|borrominianaborrominiano]] della [[chiesa di Sant'Agnese in Agone]] in [[piazza Navona]], sia nell'alzato sia nella pianta.<ref name ="le muse" /> Santa Maria della Vita fu costituita da un rettangolo con gli angoli smussati e alleggeriti da basse cappelle in nicchia,<ref name ="le muse" /> avente i quattro lati sfondati da quattro grandi arconi,<ref name ="le muse" /> e si realizzò un alzato a croce greca coperto da una [[cupola]] a base ovale, disegnata da [[Antonio Galli da Bibbiena]] in piena armonia con l'ambiente principale e innalzata da [[Giuseppe Tubertini]] nel [[1787]]).<ref name ="le muse" /><ref name=TrecDBI />
 
All'aula centrale si innestainnestò il vano dell'[[altare maggiore]], a base quadrata e coperto da cupola,<ref name ="le muse" /> secondo uno stile che venne influenzato dal lombardo Ricchini e dalla struttura della [[Chiesa di San Giuseppe (Milano)|chiesa di San Giuseppe a Milano]],<ref name ="le muse" /> con la differenza che in Santa Maria della Vita, il [[Coro (architettura)|coro]] e la chiesa appaiono in piena armonia grazie all'[[Arco (architettura)|arco]] e alle [[colonna|colonne]] portanti.<ref name=TrecDBI />
 
La qualità scenografica dello spazio immaginato dal Bergonzoni è evidenziata sia da particolari strutturali dovuti allo stesso architetto, come le cappelle e i coretti<ref name=TrecDBI /> sia dalla riuscita decorazione [[rococò]] che appare legata alla cupola (gli ornati in stucco, effettuati ancora più tardi dal [[Forlì|forlivese]] [[Luigi Acquisti]], gli affreschi invece per opera di [[Gaetano Gandolfi]] e S. Barozzi).<ref name=TrecDBI />
 
Nella chiesa di Santa Maria della Vita si compongono quindi elementi romani con caratteri dell'Italia settentrionale.<ref name ="le muse" />
 
Qualche anno prima il Bergonzoni aveva operato nella chiesa bolognese di Santa Maria della Carità ([[1680]]), di derivazione [[Jacopo Barozzi da Vignola|vignolesca]] disegnatodisegnata da P. Fiorini ([[1583]]).<ref name=TrecDBI /> Il Bergonzoni intervenne realizzando la [[sagrestia]], oltre che quattro cappelle angolari quadrate e coperte da cupola. Sulle cupolette delle cappelle si alzano quattro grandi [[Lanterna (architettura)|lanterne]] cilindriche che donano un carattere vivace all'esterno della chiesa.<ref name=TrecDBI />
 
== Opere ==