Satellite artificiale: differenze tra le versioni

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critiche alle costellazioni crescenti
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A questi fattori di rischio si aggiunge anche il rischio connesso ai [[Detrito spaziale|detriti spaziali]] (di natura "artificiale", in orbite terrestri) e [[Micrometeorite|micrometeoriti]] (di origine naturale, in orbite eliocentriche, che possono intercettare le orbite terrestri), che sono causa di impatti iperveloci. Tali impatti, in base alla dimensione ed alla velocità dell'oggetto impattante (per un detrito si può raggiungere una velocità anche dell'ordine dei 10÷15 km/s), possono portare al fallimento di sottosistemi di un satellite, o addirittura (in casi più estremi) al fallimento catastrofico dello stesso. Allo stato dell'arte, per satelliti di tipo "manned" (con la presenza di uomini a bordo, ad esempio la [[Stazione Spaziale Internazionale|ISS]]), vengono utilizzate procedure di shielding passivo, tramite gli [[Scudo di Whipple|scudi Whipple]] per detriti "piccoli". Per detriti di dimensioni notevoli, vengono adottate opportune manovre evasive all'occorrenza (essendo tali detriti catalogati e monitorati).
 
Diverse organizzazioni internazionali stanno proponendo iniziative volte a sensibilizzare la comunità scientifica ed il pubblico sul rischio delle crescenti costellazioni satellitari che si inseriscono in orbite terrestri relativamente basse, allo scopo di fornire servizi di comunicazione, in particolare in aree scarsamente servite da altri mezzi. Tali costellazioni oltre ai rischi connessi ad eventuali impatti dovuti a detriti potrebbero interferire con le osservazioni astronomiche. L[[Osservatorio Europeo Australe|'ESO]], in accordo con la [[Unione Astronomica Internazionale|International Astronomical Union]] (IAU) ha sollecitato<ref>{{Cita web|url=https://www.eso.org/public/italy/announcements/ann19029/?lang|titolo=On the increasing number of satellite constellations|sito=eso.org|data=7 giugno 2019}}</ref> la consultazione di esperti della comunità astronomica al momento di progettare costellazioni satellitari da collocare in orbite terrestri basse che potrebbero interferire con le osservazioni astronomiche.<ref>{{Cita web|url=https://www.iau.org/news/announcements/detail/ann19035/|titolo=IAU Statement on Satellite Constellations|sito=iau.org|data=3 giugno 2019|lingua=en}}</ref> La IAU ha istituito una apposita commissione per la protezione dei siti osservatori esistenti e potenziali.<ref>{{Cita web|url=https://www.iau.org/science/scientific_bodies/commissions/B7/|titolo=B7 – Inter-Division B-C Commission Protection of Existing and Potential Observatory Sites|sito=iau.org|data=|lingua=en|accesso=7 giugno 2019}}</ref>
 
== Costi ==
Spesso l'uso di un satellite si rende necessario per compiere studi, rilevazioni, trasmissioni dati e servizi che altrimenti effettuati direttamente a Terra con sistemi terrestri richiederebbero costi sensibilmente maggiori. Il costo complessivo di un satellite è comunque elevato e rappresentato dal costo di progettazione e realizzazione del cosiddetto [[carico utile (astronautica)|carico utile]], dal costo della strumentazione accessoria per far funzionare al meglio il satellite ([[motore|motori]], pannelli, involucro) e dal costo per il lancio che è una funzione diretta del peso da trasportare in orbita (si parla comunemente di costi per Kg di peso) e della quota di orbita. Una parte cospicua del costo di lancio o messa in orbita è rappresentata dal razzo [[vettore (astronautica)|vettore]] e dal suo [[carburante]]. Vi è, inoltre, il costo assicurativo per un parziale recupero del danno provocato dal fallimento del lancio o da una mancata riuscita del posizionamento nell'orbita desiderata.
 
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Astrodinamica]]