Adolfo De Carolis: differenze tra le versioni
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== Arti minori ==
Appassionato cultore di arte popolare, De Carolis si interessa alle opere tessili, alle ceramiche, alle decorazioni lignee tradizionali dei mobili. Nel 1920 promuove l'apertura di "Botteghe d'arte popolare", interessadosi dell'arte "povera" sarda, sicula, abruzzese, ecc. Disegna per le opere teatrali d'Annunzio gli allestimenti delle scene e i costumi di [[Eleonora Duse]]. Su commissione crea preziose rilegature di libri, ciondoli in argento con testa di [[Medusa (mitologia)|Medusa]] e vasi da fiori. D'Annunzio gli commissiona spesso oggetti e disegni, in particolare per sostenere l'[[impresa di Fiume]]: l'artista disegna lo stendardo della Reggenza con il serpente e il motto "Quis contra nos?", la medaglia della [[marcia di Ronchi]] e alcune emissioni dei francobolli emessi del nuovo stato. Successivamente per la ditta L.e.p.i.t. disegna una serie di raffinati contenitori in vetro di [[Murano]] per profumi "dannunziani" (i nomi evocano l'impresa fiumana: il lauro di Laurana, la rosa degli uscocchi,..).
Su richiesta del titolare della ditta [[Varnelli]], rielabora la figura della [[Sibilla Appenninica]] per utilizzarla nell'etichetta dell'omonimo liquore d'erbe.
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