Calce: differenze tra le versioni

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La '''calce''' è un materiale da costruzione (ma anche con altri utilizzi) noto fin dall'antichità.
 
La calce si presenta in due forme [[Chimica|chimicamentechimica]]mente distinte:
* La calce viva, [[ossido di calcio]], CaO, fortemente [[Igroscopia|igroscopica]]
* La calce spenta, [[idrossido di calcio]], Ca(OH)<sub>2</sub>
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Inizialmente adoperata nella forma di calce aerea (che indurisce solo se a contatto con [[aria]]) venne successivamente mischiata con pezzi di [[argilla]] cotta (vasellame, mattoni ecc.) oppure a [[pozzolana]], una [[sabbia]] ricca di [[silice]], che ne alterano le caratteristiche di [[resistenza]], [[impermeabilità]] e soprattutto ne consentono la presa anche in ambienti non a contatto con aria (tipicamente sott'acqua). Nasceva così la calce idraulica.
 
Nel [[1850]] l'inglese John Smeaton scopriva che alcune [[marnaMarna (roccia)|marne]] [[calcare]]e contengono al loro interno impurità argillose o silicee; da questi minerali si può ottenere la calce idraulica naturale in quanto contiene già le caratteristiche di idraulicità senza l'aggiunta di parti esterne.
 
[[Marco Vitruvio Pollione|Vitruvio]], nella sua opera ''De architectura'' ne descrive la produzione a partire da ''pietre bianche'', cotte in appositi forni dove perdono peso (oggi sappiamo in conseguenza della liberazione di [[anidride carbonica]]). Il materiale ottenuto, la calce viva, era poi ''spenta'' gettandola in apposite vasche piene di [[acqua]].