Willibald Pirckheimer: differenze tra le versioni

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Willibald Pirckheimer era sposato con Cresencia con la quale ebbe almeno una figlia, Felicitas. Sua sorella maggiore [[Caritas Pirckheimer|Caritas]] (1467-1532) era [[badessa]] del convento [[Ordine francescano|francescano]] di Santa Chiara a [[Norimberga]] (che era anche una scuola femminile per l'alta borghesia della città) ed era, come il fratello, una brillante classicista; La serie di [[Xilografia|xilografie]] ''[[Vita della Vergine (Dürer)|Vita della Vergine]]'' di [[Albrecht Dürer|Dürer]] era dedicata a lei.
 
Pirckheimer è stato membro di una cerchia di [[umanesimo|umanisti]] di Norimberga, che tra le proprie file contava personalità come [[Conrad Celtis]], [[Sebald Schreyer]], e [[Hartmann Schedel]] (autore delle famose ''[[Cronache di Norimberga]]''). Sotto questi influssi, Willibald tradusse numerose opere classiche dal greco in [[lingua latina]] e, di lì, anche in tedesco<ref name=treccani/>; degna di menzione, in questa serie di opere, è la sua traduzione della ''[[Geografia (Tolomeo)|Geografia]]'' di [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]], pubblicata nel 1525. Proprio in questi anni, tra l'altro, l'uomo venne a contatto con la corte di [[Massimiliano I d'Asburgo]], di cui godette l'amicizia per i comuni interessi<ref name=treccani/>. Mantenne inoltre contatti con l'umanista connazionale [[Johannes Reuchlin]]<ref name=":0">{{Cita|Pirchkeimer}}.</ref>.
 
Fu tuttavia nel 1499 che Pirckheimer entrò nella vita politica di Norimberga, su scelta del consiglio comunale, che lo designò come comandante del contingente di truppe dell'esercito imperiale, nell'ambito della [[guerra sveva]] contro gli Svizzeri<ref name=":0" />. In contraccambio ricevette una coppa d'oro dalla Città, come testimonia ''Nemesis'', incisione che Dürer fece nel 1502. Non avendo Dürer ricevuto una formazione classica (l'artista trascorse infatti gran parte della giovinezza alla bottega paterna), gli storici hanno supposto che fu Pirckheimer a fornirgli la cultura umanistica e letteraria spesso necessaria per la realizzazione delle opere. Un esempio lampante di ciò è l'opera ''[[Melencolia I]]''. Fu proprio l'umanista, infatti, a prestare a Dürer i soldi necessari per il suo secondo viaggio in Italia (1506-7): Albrecht voleva infatti ritrovare un ambiente culturale ricco e stimolante, ben più di Norimberga. L'amicizia che legò i due è squisitamente documentata nelle dieci lettere che si scambiarono durante il soggiorno dell'incisore nel Bel Paese, piene di prese in giro amichevoli.
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== Attività ==
[[File:Albrecht_D%C3%BCrer_-_Willibald_Pirckheimer_-_WGA07051.jpg|thumb|Altro ritratto di Pirckheimer realizzato da Dürer]]
Pirckheimer fu molto impegnato nei dibattiti accademici del suo tempo. Fu un fervente sostenitore di [[Johannes Reuchlin]] e [[Martin Lutero]]<ref name=lutero/>; per sostenere le loro teorie, nel 1520 pubblicò sotto lo [[pseudonimo]] di Johannfranciscus Cottalembergius lo scritto ''Eccius Dedolatus'', dove metteva in ridicolo le teorie di [[Johannes Eck]], strenuo oppositore dei succitati teologi. Successivamente tuttavia assunse una posizione più prudente, divenendo partigiano di [[Erasmo da Rotterdam]]<ref name="treccani">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/willibald-pirckheimer/|titolo=Pirckheimer, Willibald|accesso=13 agosto 2015|opera=Enciclopedie on line|editore=Treccani}}</ref>. Inoltre, fu tra i primi intellettuali tedeschi ad interessarsi della figura del poeta [[Dante Alighieri]], giungendo ad acquistare un codice italiano della ''[[Divina Commedia]]'' insieme ad un altro umanista tedesco, [[Hartmann Schedel]]<ref>{{Cita|Brancucci-Elwert}}.</ref>.
 
Dal punto di vista artistico, collaborò con [[Johannes Stabius]] nella progettazione di due opere, ''Triumphzug'' ed ''Ehrenpforte'', volte a sostenere il pensiero politico di Massimiliano I. Anche il progetto iconografico della sala del Municipio di Norimberga è frutto della sua matita.