Wat Thaton: differenze tra le versioni

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Al primo livello è collocata la statua di Guan Yin, la Dea cinese della Misericordia.<ref>https://it.shenyunperformingarts.org/explore/view/article/e/eHx1lUtEEsE</ref> La Dea è rappresentata vestita di bianco, in piedi su un piedistallo composto da fiori di Loto. In una mano sorregge un vaso pieno d’acqua e nell′altra un ramo di salice. Nel buddhismo ogni tipo di offerta ha un suo senso ben preciso: offrire acqua auspica fortuna e condizioni positive nella vita, invece il salice serve aiutare nella ricerca della verità.<br />
Esistono molte leggende sulla prima apparizione di questa dèa. Solitamente viene raffigurata con due braccia, nonostante in alcune leggende si dica che ne abbia mille, per permetterle di aiutare tutti coloro che soffrono. <br />
Su questo livello si trova anche l'ufficio dell'abate, una scuola buddhista e una delle parti più antiche del tempio: il chedi, detto anche stupa.<ref>http://www.buddhism.it/insegnamenti/articoli/lo-stupa-simbolo-della-natura-della-mente/</ref> <br />
Lo stupa è un monumento che custodisce le reliquie del Buddha, di Re o di monaci. Simboleggia la mente illuminata, risvegliata e il cammino da percorrere per raggiungerla. Questo è uno dei più antichi monumenti religiosi. In origine era un sepolcro fatto di sabbia o di terra ricoperto da sassi di colore blu e serviva per coprire le reliquie del Buddha. Successivamente alla sua cremazione, le ceneri vennero sepolte sotto ben otto stupa e altri due furono costruiti intorno all′urna. <br />
Oggi non è più solo un monumento di sepoltura, ma è anche un luogo di preghiera. È cambiato anche il suo aspetto architettonico: è un grande cumulo a forma emisferica di nome “anda” con un ingresso e una veranda detta “vedica”. Sull′anda viene appoggiato un balcone di forma quadrata contenente un parapetto, chiamato “harmika”. Da questo balcone spuntano dei dischi, di numero dispari, gli “ombrelli”. Questi dischi vengono posti intorno ad un pilastro, il pilastro cosmico. Viene chiamato così perché è dedicato al dio Indra, dio del temporale, della pioggia e della magia. <br />