Stele di Nora: differenze tra le versioni

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Secondo Cross l'iscrizione documenterebbe la colonizzazione fenicia della parte meridionale dell'isola.<ref>{{cita|Cross, 1987|p. 71}}.</ref> Secondo Russel E. Gmirkin invece, l'iscrizione testimonierebbe il periodo in cui i Fenici venivano sconfitti e in parte costretti ad emigrare verso occidente dall'avanzata [[Assiri|assira]].<ref>{{cita|Gmirkin, 2006|pp. 275-276}}.</ref> In questo senso Tarshish non si riferirebbe ad una località spagnola o sarda ma a [[Tarso (Asia Minore)|Tarso]] in [[Cilicia]]. Si tratterebbe pertanto della testimonianza della fuga di profughi approdati in Sardegna nella disperata ricerca di salvezza e pace. Concorda con questa interpretazione anche Delgado Hervàs<ref>{{cita|Delgado Hervàs, 2008|p. 368}}.</ref>, professoressa all'[[Università Pompeu Fabra|Universitat Pompeu Fabra]] di [[Barcellona]].
 
[[David Ridgway]] della [[Università di Edimburgo|University of Edinburgh]] ritiene che Tarsis non si riferisca né a Tarso in Cilicia, né a Tartessos in Spagna, ma indicherebbe una località mineraria in Sardegna.<ref>{{cita|Ridgway, 1992|p. 27}}.</ref> In questa prospettiva l'iscrizione testimonierebbe la vittoria di un generale fenicio contro le popolazioni locali per il controllo delle miniere della zona. Anche Markoe<ref>{{cita|Markoe, 2000|p.178}}.</ref>, Dyson e Rowland<ref>{{cita|Dyson - Rowland, 2007|p. 106}}.</ref> ritengono che la scritta testimoni una vittoria dei Fenici contro i Sardi.
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[[David Ridgway]] della [[Università di Edimburgo|University of Edinburgh]] ritiene che Tarsis non si riferisca né a Tarso in Cilicia, né a Tartessos in Spagna, ma indicherebbe una località mineraria in Sardegna.<ref>{{cita|Ridgway, 1992|p. 27}}.</ref> In questa prospettiva l'iscrizione testimonierebbe la vittoria di un generale fenicio contro le popolazioni locali per il controllo delle miniere della zona. Anche Markoe<ref>{{cita|Markoe, 2000|p.178}}.</ref>, Dyson e Rowland<ref>{{cita|Dyson - Rowland, 2007|p. 106}}.</ref> ritengono che la scritta testimoni una vittoria dei Fenici contro i Sardi.
 
Nel [[2012]] questa interpretazione militare del documento è stata ripresa da Nathan Pilkington dell'[[Columbia University|Università di Columbia]], il quale tuttavia esclude ogni riferimento a Tartesso. Egli infatti, a differenza di coloro che sostengono l'interpretazione militare, propone di dividere la prima linea in due parole: ''bt ršš''. Queste due parole verrebbero tradotte con "Una casa che lui buttò giù". Il termine ''bt'' può significare sia "tempio", sia "casa"<ref>{{cita|Tomback, 1978|p. 58}};{{cita|Krahmalkov, 2000|p. 129}}</ref>. Il termine all'inizio dell'iscrizione potrebbe riferirsi alla distruzione di un [[villaggio nuragico]] sardo, forse il [[Nuraghe Antigori]]. L'identificazione si basa sull'uso di ''bt'' in iscrizioni contemporanee fenicie per indicare una casa reale, con il suo territorio e popolazione. Il significato di ''ršš'' come "buttar giù / distruggere" si ritrova una volta in ugaritico<ref>{{cita|Halayqa, 2008|p. 290}}.</ref> e due volte in ebraico nella bibbia<ref>In Jer 5:17 e in Mal 1:4</ref>. Pertanto la traduzione offerta è la seguente<ref>{{Cita|Pilkington, 2012|p. 47}}.</ref>: