Montefalcone di Val Fortore: differenze tra le versioni
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[[File:Montefalcone VF-Veduta aerea.jpg|thumb|left|Veduta aerea di Montefalcone di Val Fortore]]
La zona in cui sorge il centro abitato è sede di antichi insediamenti come hanno testimoniato alcuni ritrovamenti archeologici che hanno portato alla luce, in particolar modo, resti di tombe arcaiche. Nei pressi del castello è stato rinvenuto anche del vasellame datato al IV secolo a.C., attualmente custodito nel museo civico.<ref>{{cita web | 1 = http://www.prolocomontefalcone.it/museo-civico-montefalcone_2624784.html | 2 = Museo Civico di Montefalcone | 3 = 30-09-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130922064229/http://www.prolocomontefalcone.it/museo-civico-montefalcone_2624784.html | dataarchivio = 22 settembre 2013 | urlmorto = sì }}</ref>
Montefalcone nei documenti viene citato per la prima volta in [[conquista normanna dell'Italia Meridionale|epoca normanna]] con il nome di ''Mons Falconis''. Il nome deriverebbe dalla casata dei Falcone che per prima resse il feudo. Passata la dominazione normanna il paese conobbe una lunga serie di feudatari iniziata con Matteo di Lecto al quale seguirono il casato dei Mansella di Salerno, quello dei [[Caracciolo]] e, successivamente, la [[Loffredo (famiglia)|famiglia Loffredo]]. Nel 1439, durante la signoria di Giannotto di Montefalcone, il castello ospitò re [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso d'Aragona]]. Nel XI secolo dai Caracciolo passò ai Piccolomini, poi ai Loffredo marchesi di [[Trevico]] che, nel 1621, cedettero il possedimento ad Andrea [[Martino (famiglia)|de Martino]] e a suo figlio Scipione il quale, però, morì senza lasciare figli. Pertanto il feudo fu confiscato dalla Regia Corte che lo vendette nel 1645 a Francesco di Montefuscoli. Da questi passo ai De Sanctis, poi di nuovo alla Regia Corte e quindi ai [[Di Sangro]] e al principe di Rocella che lo tenne sino all'[[eversione della feudalità]] (1806).<ref name=autogenerated1>{{cita|Appunti|p. 76.}}</ref><ref>{{cita|T. Vitale|pp. 329-330}}.</ref>
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==== Museo della Civiltà Contadina ====
Istituito nel 1982, è ospitato nei locali della scuola elementare del rione San Marco. L'esposizione ha lo scopo di illustrare la vita quotidiana della popolazione rurale del Fortore dei secoli scorsi. I numerosi reperti esposti (circa tremila) sono raccolti in tredici stanze, e ciascuna sala è dedicata ad una specifica tematica.<ref>{{cita web | 1 = http://www.prolocomontefalcone.it/museo-della-civilta-contadina_2624782.html | 2 = Il Museo della Civiltà Contadina di Montefalcone Val Fortore | 3 = 01-10-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131004214138/http://www.prolocomontefalcone.it/museo-della-civilta-contadina_2624782.html | dataarchivio = 4 ottobre 2013 | urlmorto = sì }}</ref>
====Museo Civico====
Istituito nel 2004, dall'ottobre 2008 gode dello status di "museo di interesse regionale".<ref>''Bollettino Ufficiale Regione Campania'', n°55 del 29 dicembre 2008.</ref> L'esposizione, ospitata in un edificio del centro storico appositamente ristrutturato, è divisa in tre sezioni. La sezione paleontologica conserva migliaia di fossili raccolti nel corso degli anni dallo studioso prof. Luigi Capasso. Sono presenti anche numerosi fossili provenienti dal bacino di [[Pietraroja]], località famosa per il ritrovamento del cucciolo di dinosauro [[Scipionyx samniticus]]. Nella sezione archeologica mediante pannelli, reperti di scavo e ceramiche arcaiche, ritrovate nell'area archeologica del Palazzo, viene raccontata la storia di Montefalcone dall'antichità ad oggi.<ref>{{cita web | 1 = http://www.prolocomontefalcone.it/museo-civico-montefalcone_2624784.html | 2 = Il Museo Civico di Montefalcone Val Fortore | 3 = 01-10-2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130922064229/http://www.prolocomontefalcone.it/museo-civico-montefalcone_2624784.html | dataarchivio = 22 settembre 2013 | urlmorto = sì }}</ref>. La terza sezione riguarda "L'evoluzione dell'uomo". Sono visibili oltre alle riproduzioni fossili di crani ominoidi, anche la riproduzione di una sepoltura di uno scheletro rinvenuto nella zona San Luca di Montefalcone, luogo di campagna in cui si ritiene ci siano stati i primissimi insediamenti abitativi del paese. Il Museo Civico offre numerosi servizi durante l'anno: visite guidate, laboratori didattici per gli alunni di ogni ordine e grado, mostre, convegni e adesioni a iniziative varie promosse a livello nazionale.<ref>http://www.museocivicomontefalcone.ea29.com {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180217141919/http://www.museocivicomontefalcone.ea29.com/ |date=17 febbraio 2018 }} (fonte Cristina Carella).</ref>
== Economia ==
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