RMS Titanic: differenze tra le versioni

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=== Le ultime ore ===
{{Vedi anche|Naufragio del RMS Titanic}}
{{citazione|Anche il giovane Jack Thayer fu colpito dalla bellezza del mare e del cielo, quella notte, giacché, indossato un caldo soprabito sull'abito da sera, passeggiò per qualche minuto su e giù per il ponte lance, deserto e solitario, dove il vento fischiava tra gli stralli e dai fumaioli uscivano torrenti di fumo nerastro. «Era una notte stellata», ricordò poi. «Non c'era luna e non avevo mai visto le stelle brillare più fulgide; sembrava che volessero staccarsi dal cielo. Era una di quelle notti in cui ci si sente felici di essere al mondo»|<ref name=Marcus />}}
{{Immagine multipla
|direzione = vertical
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|didascalia2 = Le due fotografie fatte all'[[iceberg]] del Titanic, immortalato pochi giorni dopo il disastro: la prima (in alto) dal marinaio [[Cecoslovacchia|cecoslovacco]] [[Stephan Rehorek]];<ref>{{Cita news|autore=Alessio Altichieri|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/luglio/30/Titanic_ecco_iceberg_del_naufragio_co_0_0207302171.shtml|titolo=Titanic, ecco l'iceberg del naufragio|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=30 luglio 2002|accesso=3 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/luglio/30/Titanic_ecco_iceberg_del_naufragio_co_0_0207302171.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|pagina=16}}</ref>; la seconda fotografia (in basso) dall'ufficiale Prinz Adalbert della [[RMS Carpathia]], nella mattina del 15 aprile 1912
}}
{{citazione|Anche il giovane Jack Thayer fu colpito dalla bellezza del mare e del cielo, quella notte, giacché, indossato un caldo soprabito sull'abito da sera, passeggiò per qualche minuto su e giù per il ponte lance, deserto e solitario, dove il vento fischiava tra gli stralli e dai fumaioli uscivano torrenti di fumo nerastro. «Era una notte stellata», ricordò poi. «Non c'era luna e non avevo mai visto le stelle brillare più fulgide; sembrava che volessero staccarsi dal cielo. Era una di quelle notti in cui ci si sente felici di essere al mondo»|<ref name=Marcus />}}
 
Il 14 aprile, dopo quattro giorni di navigazione, verso le 13:30, il comandante consegnò a Bruce Ismay un messaggio appena ricevuto dal vapore ''Baltic'', che segnalava la presenza di ghiaccio a 400&nbsp;km sulla rotta del Titanic; tuttavia il comandante non diminuì la velocità. Il direttore della White Star non diede eccessivo peso alla cosa e giudicò sufficiente spostare la rotta del transatlantico sulla ''Outward Southern Track'', un corridoio di navigazione concordato per le navi di linea<ref name="Titanic, 95 anni fa la tragedia">{{collegamento interrotto|1=[http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2007/04/09/4661-titanic_anni_tragedia.shtml Titanic, 95 anni fa la tragedia] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. I due uomini discussero anche della velocità, decidendo di portarla al massimo possibile<ref name="Ballard" />. Nelle ultime 24 ore, infatti, erano state percorse ben 546 miglia e c'era la possibilità di arrivare a New York con un giorno di anticipo<ref name="Marcus" />. Non fu mai chiarito di chi fu la responsabilità finale della decisione.