Cenerentola: differenze tra le versioni
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''Cenerentola'' compare in oltre trecento varianti in numerose tradizioni popolari. La versione più antica è già presente nella tradizione egiziana: [[Claudio Eliano]], ad esempio, riporta la ''Fortunata storia dell'[[etera]] [[Rodopi (schiava)|Rodopi]]'' (o ''Rodope'') nell'Egitto della [[XXVI dinastia egizia|XXVI dinastia]].<ref name=de_Gubernatis>Claudio Eliano, ''Storia Varia''. Libro XIII, 23.</ref> Non c'è da meravigliarsi che anche questa fiaba, come spesso succede, sia presente in tradizioni popolari molto distanti e apparentemente non comunicanti, tanto che la ritroviamo in Cina nella storia di [[Ye Xian|Yeh-Shen]], raccontata da [[Tuan Ch'ing-Shih]]. Fra gli elementi della fiaba che derivano dalla versione di Ch'ing-Shih c'è quello dei piedi minuti della protagonista, notoriamente segno di nobiltà e distinzione nella cultura cinese. In effetti la versione cinese enfatizzava il fatto che Cenerentola (chiamata Yen-Shen) avesse "i piedi più piccoli del regno". Nelle versioni occidentali e successive, che hanno perso questa premessa, è perciò abbastanza oscuro il motivo per cui il principe si aspetti che una sola ragazza nel regno sia in grado di indossare la scarpina ritrovata. In alcune versioni non si tratta neppure più di una scarpina, ma di un anello o un bracciale.
In Italia la prima versione scritta della fiaba è quella di [[Giambattista Basile]], pubblicata nel 1634 con il titolo ''La gatta Cenerentola''. Diversa è invece la versione di Charles Perrault della seconda metà del XVII secolo. Perrault depura la versione di Basile da alcuni aspetti aspri e crudi al fine di renderla più adatta a essere raccontata a corte presso il re di Francia. La versione dei fratelli Grimm è del 1812 con il titolo di ''Aschenputtel'', dove Cenerentola non ha la stessa dignità regale della versione di Perrault, ma è molto più umana.<ref name=":0">{{cita libro|autore=Francesca Borruso|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/cenerentola_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/|voce=Cenerentola|titolo=Enciclopedia dei ragazzi|città=Roma|editore=Istituto dell'Enciclopedia Italiana|anno=2005|accesso=2 gennaio 2016}}</ref> Anche il finale è completamente diverso da quello di Perrault<ref name=":0"/> e la scarpetta in questa versione è d'oro.<ref name=":1">{{cita web|url=http://www.cenerentolatorino.com/index.php/it/il-mito/le-diverse-versioni|titolo=Le diverse versioni|accesso=2 gennaio 2016}}</ref> Fra le altre versioni si possono ricordare in particolare ''Il vasetto magico'' (fiaba persiana), ''[[Vasilisa la Bella]]'' (fiaba russa), ''Peldicenere'' (fiaba inglese), ''Natiki'' (fiaba africana). Gli elementi variabili sono numerosi; si può correttamente dire che ogni gruppo sociale e ogni popolo abbia rimaneggiato alcuni elementi della favola, enfatizzandone alcuni ed eliminandone o modificandone altri in modo da riflettere la stessa situazione generale in contesti sociali e storici diversi. La diffusione di questa favola è tale che non pare fuori luogo collocarla nel contesto del [[mito]], né è privo di senso tentare di metterla in relazione con archetipi psicologici e psicoanalitici (vedi per esempio le interpretazioni di [[Bruno Bettelheim]]). Ancora oggi continuano a nascere nuove versioni della favola, come ''[[The Egyptian Cinderella]]'' di [[Shirley Climo]] e ''[[Cinderella Story]]'' di [[Mark Rosman]] con [[Hilary Duff]].
== Usi metaforici del nome Cenerentola ==
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