Chiesa di Santa Maria della Cella: differenze tra le versioni
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=== La cappella di Sant'Agostino ===
Secondo la tradizione, quando nel 725 (o 726) il re [[Longobardi|longobardo]] [[Liutprando]] fece trasferire i resti di [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]] dalla [[Sardegna]] a [[Pavia]], per collocarli nella [[chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro]]<ref>I resti di Sant'Agostino, morto a [[Ippona]] nel 430, rimasero nella basilica di quella città per alcuni decenni e vennero poi trasferiti a [[Cagliari]] all'inizio del [[VI secolo]] da [[Fulgenzio di Ruspe|S. Fulgenzio]]; quando due secoli dopo la Sardegna, all'epoca sotto il dominio [[Impero bizantino|bizantino]], era minacciata dall'avanzata [[islam]]ica, il re Liutprando fece acquistare le spoglie del santo per preservarle da possibili profanazioni, facendole trasportare a Pavia, dove si trovano tuttora</ref>, la nave che li trasportava avrebbe toccato terra proprio nella spiaggia di Sampierdarena e le reliquie sarebbero state ricoverate nella chiesetta del borgo, in attesa di riprendere il viaggio via terra alla volta della capitale longobarda. Questa cappella, già dedicata a [[Pietro apostolo|San Pietro]], sarebbe stata in seguito intitolata a sant'Agostino da parte dei monaci pavesi di San Pietro in Ciel d'Oro<ref>[http://www.sanpierdarena.net/GIOVANETTI%20%20Giacomo%20%20Chiesa%20della%20Cella.htm Chiesa di Santa Maria della Cella - Storia su Sanpierdarena.net]</ref><ref>[http://www.storiapatriagenova.it/Scheda_vs_info.aspx?Id_Scheda_Bibliografica=841 C. Di Fabio, ''Per la datazione della chiesa di Sant'Agostino della Cella a Sampierdarena'', Biblioteche digitali in «Atti della Società Ligure di Storia Patria, nuova serie», XX/2 (1980)]</ref>; a partire dal [[XIII secolo]] con la costruzione della nuova chiesa di Santa Maria della Cella l'antico tempietto perse di importanza, inglobato e soffocato dalle costruzioni del complesso monastico che vi era stato costruito attorno. Dopo secoli di oblio fu riscoperto solo nel 1880 e definitivamente riportato alla luce in seguito al bombardamento che nel 1944, durante la [[seconda guerra mondiale]], distrusse parzialmente il [[XV secolo|quattrocentesco]] [[chiostro]] del convento. L'edificio recuperato, adiacente all'attuale chiesa, non sarebbe comunque quello dell'[[VIII secolo]], la cui storicità non è peraltro documentata, ma risalirebbe ad un rifacimento dell'[[XI secolo]].
=== La chiesa attuale ===
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