Abati (famiglia): differenze tra le versioni

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===Ciolo e le Epistole===
Dante nell'[[Epistola XII]], destinata a un suo amico fiorentino, fa un riferimento a Ciolo degli Abati. Nonostante la “[[riforma di Messer Baldo d'Aguglione]]”, decreto del 2 settembre [[1311]], che colpi tutti gli esiliati contumaci, tra cui i membri della sua famiglia e Dante, Ciolo fu l'unico degli Abati a cui non venne applicato il decreto.
Dante nell'epistola allude a Ciolo, ricordando l'ammenda fatta da quest'ultimo per liberarsi da ogni sospetto o condanna. In realtà il decreto, emanato da priori e collegi di una signoria di cui [[Baldo d'Aguglione]] ne era membro, serviva a concedere l'amnistia agli esuli fiorentini, a placare le ostilità e il clima di tensione che si respirava, in vista dell'imminente discesa di [[Enrico VII]] in Italia.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/baldo-d-aguglione_%28Enciclopedia-Dantesca%29/,| titolo=Baldo d'Aguglione| sito=treccani.it}}</ref>
L'accenno che Dante fa su Ciolo è dovuto al fatto che da questo provvedimento lui ne era escluso.
È per questo che si chiede come sia possibile che un malfattore come Ciolo abbia la possibilità di rientrare a Firenze e non lui: uomo dedito allo studio della filosofia messo a paragone con un delinquente qualsiasi.
 
{{ Citazione| Cotesta dunque è la revoca graziosa, con la quale Dante Alighieri è richiamato in patria, dopo le sofferenze d'un esilio quasi trilustre? Cotesto gli ha meritato un'innocenza a tutti palese? Cotesto il sudore e l'indefessa fatica negli studi? <br/> <br/>Lungi, da un uomo vissuto nella Filosofia, una così dissennata viltà di cuore, che a mo' d'un Ciolo qualsiasi e di altri infami, tolleri, quasi uomo in ceppi, d'essere offerto. | Dante Alighieri, Epistole, XII, vv. 5-6 | Estne ista revocatio gratiosa qua Dantes Alagherii revocatur ad patriam, per trilustrium fere perpessus exilium? Hocne meruit innocentia manifesta quibuslibet? hoc sudor et labor continuatus in studio? <br/><br/>
Absit a viro phylosophie domestico temeraria tantum cordis humilitas, ut more cuiusdam Cioli et aliorum infamium quasi vinctus ipse se patiatur offerri!|lingua=la}}<ref>{{cita web|url=https://letteritaliana.weebly.com/dante-allamico-fiorentino.html| titolo=Dante all'amico fiorentino. Epistole, XII| sito=letteritaliana.weebly.com}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.danteonline.it/italiano/opere2.asp?idcod=000&idope=7&idliv1=12&idliv2=0&idliv3=1&idlang=OR| titolo=Epistole, XII| sito=danteonline.it}}</ref>
 
 
===Bocca e la Divina Commedia===