Odilon Redon: differenze tra le versioni

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==Stile e contenuti==
*'''Il sogno'''
[[File:Redon Il y eut peut-etre une vision premiere essayee dans la fleur.jpg|thumb|Odilon Redon, ''ci fu forse una visione prima sperimentata nel fiore'', litografia, 1883, da ''Les origines''. [[National Gallery of Art]], Washington, D.C.]]
Nel Simbolismo vi è una parola-chiave, che compare insistentemente: sogno. Per Redon esso è l'intima realtà, che come un sogno appare confusa, ma solo perché non ancora espressa: ed è proprio l'esprimerla che la definirà.
 
[[File:Redon Il y eut peut-etre une vision premiere essayee dans la fleur.jpg|thumb|Odilon Redon, ''ci fu forse una visione prima sperimentata nel fiore'', litografia, 1883, da ''Les origines''. National Gallery of Art, Washington, D.C.]]
In ''Confidenze d'artista'', prima parte di ''A se stesso'', scrive:
:::::Ho creato un'arte secondo il mio parere, con gli occhi aperti sulle meraviglie del mondo visibile (...) È la natura che ci impone di obbedire ai doni che ci ha dato. I miei mi hanno indotto al sogno. Ho subito i tormenti dell'immaginazione e le sorprese che essa dava sotto la matita; ma queste sorprese le ho condotte e guidate secondo le leggi organiche dell'arte che conosco e sento, con il solo scopo di ottenere nello spettatore, con un improvvisa fascinazione, ogni possibile richiamo dell'incerto ed ogni evocazione, ai confini del pensiero.''
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*'''L'angoscia'''
[[File:Odilon Redon - The Trees - Google Art Project.jpg|thumb|Odilon Redon, ''Gli alberi'', 1890, carboncino su carta. [[Houston Museum of Fine Arts]], Stati Uniti]]
 
Molte componenti dell'arte di Redon manifestano l'espressione della sua angoscia. Dai motivi, dai temi, dalle immagini di quest'espressione sprigiona un tono di tristezza, che ne caratterizza il lavoro artistico. La poetica dell'angoscia, il macabro e lo spaventoso di [[Edgar Allan Poe|Poe]] e di [[Charles Baudelaire|Baudelaire]] sono il carattere di un'esperienza che lascia nell'anima un'eco strana ed infelice, un profondissimo umore malinconico.
Ed è proprio dalla letteratura che giunge il maggior contributo alla notorietà di Redon, grazie allo scrittore Joris-Karl Huysmans che nel suo romanzo ''[[Controcorrente]] (À rebours)'' sottolinea il gusto decadente per il raro, il ricercato ed il perverso del protagonista Des Esseintes e l'opera redoniana viene quindi assunta a corrispettivo dell'estetismo e della sensibilità decadente. Il protagonista, nella sua raffinata ed eccentrica abitazione, dove accoglie soltanto «una pittura sottile, squisita, immersa in un sogno remoto, in una corruzione antica» possiede dei carboncini di Redon, opere «al di fuori di tutto, che oltrepassano i limiti della pittura, rinnovando un fantastico del tutto speciale, un fantastico di malattia e di delirio<ref name=":0" />».