Rapimento di Colleen Stan: differenze tra le versioni

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Cameron, ai tempi un operaio della segheria<ref>{{Cita news|opera=Inside Edition|data=8 settembre 2016|titolo=Woman Reveals Harrowing Ordeal of Being Locked in Coffin-Like Box For 7 Years|url=https://www.youtube.com/watch?v=O-sA19N83sw}}</ref> Diamond International Lumber Mill<ref>{{Cita web|sito=NewsReview.com|url=https://www.newsreview.com/chico/real-life-ghost-whisperer/content?oid=1404265|titolo=Real-life ghost whisperer: One woman’s haunting breathes new life into Chico’s most mysterious cold case|autore=Cooper, Meredith J. Cooper|data=15 aprile 2010}}</ref> e la moglie Janice, avevano raggiunto un accordo per rapire una donna che prendesse il posto della moglie come schiava sessuale nelle pratiche [[bondage]] del marito. Non ci sarebbero stati [[rapporto sessuale|rapporti sessuali completi]] con la vittima, sempre secondo l'accordo, ma poi il marito cambiò idea. La prima notte del rapimento, Stan venne appesa per le mani, picchiata da Cameron, e lasciata bendata e sospesa mentre la coppia faceva sesso sotto di lei.
 
Dopo la liberazione Stan dichiarò di essere stata torturata e tenuta chiusa in una scatola per 23 ore al giorno fino a quando fu costretta a firmare un contratto di schiavitù a vita nel gennaio 1978. Dalla scatola, tenuta sotto il letto degli Hooker, Colleen ha raccontato che i suoi rapitori avevano lasciato bene in vista una foto di Marie Elizabeth Spannhake, una loro presunta vittima precedente il cui corpo non fu mai ritrovato.<ref>{{Cita news|titolo=Eight Years of Torture: A Survivor's Story (The 'Girl in the Box': The kidnapping story of Colleen Stan)|opera=ABC10|data=10 settembre 2016|url=https://www.youtube.com/watch?v=uxPSYyGhCfk}}</ref> Ha inoltre raccontato che Cameron le fece credere di essere osservata da una grande e potente organizzazione chiamata "The Company" che l'avrebbe torturata dolorosamente e che avrebbe danneggiato la sua famiglia se avesse tentato di fuggire.<ref name=CNN>{{Cita news|titolo=CNN Saturday Morning News|url=http://transcripts.cnn.com/TRANSCRIPTS/1305/11/smn.04.html|opera=[[CNN]]|editore=Turner Broadcasting System, Inc.|accesso=25 dicembre 2013|data=11 maggio 2013}}</ref> A seguito di ciò, la Stan divenne una schiava e venne ribattezzata dai carnefici come "K"<ref name=CBS>{{Cita news|cognome=LaRosa|nome=Paul|titolo=Exclusive: Woman Imprisoned in Coffin for 7 Years Has Special Message for Jaycee Dugard|url=https://www.cbsnews.com/news/exclusive-woman-imprisoned-in-coffin-for-7-years-has-special-message-for-jaycee-dugard/|accesso=25 dicembre 2013|giornale=[[CBS News]]|data=2 settembre 2009}}</ref>, fu costretta a riferirsi a Cameron come "Padrone", e non poteva parlare senza permesso. Egli voleva che la Stan somigliasse alla protagonista femminile del [[letteratura erotica|romanzo erotico]], ''[[Histoire d'O (romanzo)|Histoire d'O]]'' e cominciò a [[stupro|stuprarla]] oralmente. Non voleva avere rapporti vaginali con la Stan perché li considerava una violazione dell'accordo con sua moglie, così la violentava vaginalmente e analmente con degli oggetti. In seguito gli Hooker si trasferirono in una casa mobile a [[Red Bluff (California)|Red Bluff]] portandosi dietro la Stan, sempre tenuta chiusa in scatole di legno sotto il letto della coppia. Nel 1978, Janice diede alla luce un secondo figlio sul letto sopra la Stan.
 
La Stan disse che la sua fede in [[Dio]] e il pensiero di una possibilità di fuga l'hanno aiutata a sopravvivere; la sua più grande paura era la "The Company", che Cameron menzionava quotidianamente. Per evitare punizioni dolorose, la Stan ha cercato di rispettare i suoi comandamenti, che in seguito le hanno permesso di andare a fare jogging, lavorare nel cortile, prendersi cura dei figli della famiglia nella casa mobile e aiutarlo a costruire alloggi più grandi - come una prigione sotterranea - per più schiave.<ref name="nydailynews.com">{{Cita news|opera=New York Daily News|titolo=Hitchhiker kept as sex slave for seven years as 'Girl in the Box' under captors' bed|autore=Bovsun, Mara|data=9 marzo 2014 | |url=https://www.nydailynews.com/news/justice-story/girl-box-article-1.1715494}}</ref> Nonostante la porta aperta, i vicini e un telefono, non fece alcun tentativo di scappare perché, come in seguito dichiarerà, la paura della cosiddetta "The Company" le impediva di cercare aiuto.