Castello di Porto Palermo: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Il castello cadde poi mano [[Impero ottomano|turca]], rientrando nell'amministrazione del dell'[[Eyalet di Giannina]]<ref>Bartl, Peter (1991), ''Zur Topographie und Geschichte der Landschaft Himara in Südalbanien'', in Camaj, Martin [a cura di] (1991), ''Münchner Zeitschrift für Balkankunde'', v. 7–8, München, pp. 311–354.</ref>.<br />
Nel [[1803]], [[Alì Pascià di Tepeleni]], signore del Eyalet, offrì il fortino di Porto Palermo come base d'appoggio logistica alla ''[[Royal Navy]]''<ref>Baggally, JW (1938), ''Ali Pasha and Great Britain'', Oxford, Basil Blackwell, p 86.</ref>.<br />
Nel [[1806]] il castello venne visitato dal [[agente consolare|console generale]] [[Francia rivoluzionaria|francese]] presso la corte di Ali Pascià, [[François Pouqueville]] e così descritto: ''Il fortino si trova all'estremità sud della baia, collegato al continente da un istmo lungo e stretto. Consiste di uno spiazzo con bastioni, munito di pochi cannoni, inutile sia per vigilare sugli accessi [alla baia] sia per proteggere le barche all'ancora. Vicino ad esso ci sono dei magazzini, un negozio ed una chiesa greca'' <ref>{{cita web |url=http://www.albanianhistory.net/texts19_1/AH1806.html |titolo=Copia archiviata |accesso=6 ottobre 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304053234/http://www.albanianhistory.net/texts19_1/AH1806.html |dataarchivio=4 marzo 2016 }}</ref>.