== Mitologia ==
Su chi fosse la moglie di Arcade i mitografi sono in disaccordo, alcuni affermano che fosse [[Leanira]] (a volte chiamata Laodamia), altri che fosse una [[Ninfe|ninfa]], chiamata [[Crisopelea]]<ref name=" Apol3.9.1 "/>.
Ancella di [[Artemide]] (e per questo vergine tenuta alla castità), fu desiderata da [[Zeus]] che, assunte le sembianze della dèa (o di [[Apollo]]) per possederla, la trasformò in un orsa per nasconderla ad [[Era (divinità)|Hera]]. Hera però se ne accorse e chiese ad Artemide di uccidere Callisto e quando morì, Zeus ne raccolse il bambino (Arcade) che diede a [[Maia (pleiade)|Maia]] (oppure incaricò [[Hermes]]<ref name="Pau8.3.5e6">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/Pausanias8A.html|titolo= Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, VIII, 3.5 e 6|lingua=en|accesso= 20 giugno 2019}}</ref>) di salvarlo, mentre la madre si trasformò in stella che prese il nome di Orsa ([[Orsa maggiore|Maggiore]])<ref name=" Apol3.8.2"/><ref name="Pau8.3.5e6"/>.
Anche sul numero dei figli del marito non ci sono fonti comuni ma sono solo due quelli e lei attribuiti.
=== La tradizione latina ===
Il [[Lingua latina|latino]] [[Ovidio]] (che chiama Artemide [[Diana]], Hera [[Giunone]] e Zeus [[Giove (mitologia)|Giove]]), trasforma la leggenda in un poema che narra che Callisto, dopo aver giaciuto con Zeus ed aver partecipato ad una battuta di caccia con Artemide e le altre ancelle, si rifiutò svestirsi per fare il bagno presso una fonte. </br>
Callisto ormai, era incinta da tempo e continuando a negarsi di fronte alla nudità insospettì la dèa e le altre donne che, sfilatale la veste, le videro il grembo rigonfio e scoprirono il tradimento. Così Artemide la scacciò<ref name="ovidMeta2.496">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/OvidMetamorphoses2.html|titolo= Ovidio, Metamorfosi, II, 401 (Callisto e Juno)|lingua=en|accesso= 23 giugno 2019}}</ref>.
[[File:Sebastiano Ricci - Diana and Callisto - WGA19416.jpg|thumb|upright=1.6|right|Artemide scopre la gravidanza di Callisto ([[Sebastiano Ricci]])]]
Poi, dieci mesi dopo e saputo che il bambino era nato, Artemide ancora infuriata la trasformò in un orsa e Callisto, temendo gli altri orsi ed i lupi vagò nei campi per timore dei boschi, ma nelle sembianze di un orso era temuta e cacciata anche dagli uomini e dai cani<ref name="ovidMeta2.496"/>.
Quindici anni dopo riconobbe il figlio Arcade che si era addentrato con dei compagni di caccia nella foresta e cercando di parlargli emise solo ruggiti e così, alzandosi ed allargando le braccia e non ancora resasi conto di avere le sembianze di un orso fu trafitta nel petto dalla freccia del figlio. </br>
Ma il dio del Paradiso (Zeus), non permise il crimine del figlo e mandò un vento che li sollevò entrambi da terra e lì piazzò come costellazioni nel cielo<ref name="ovidMeta2.496"/>.
Nei [[Fasti (Ovidio)|Fasti]], Ovidio associa Callisto all'[[Orsa maggiore]] ed Arcade nell'[[Orsa minore]] e di cui scrive che Giunone (Hera), ancora arrabbiata con loro fece in modo che non tramontino mai sotto l'orizzonte<ref name="OvidFasti153">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/OvidFasti2.html|titolo= Ovidio, Fasti, II, 153|lingua=en|accesso= 23 giugno 2019}}</ref> (le due costellazioni infatti, alla latitudine dei cieli notturni del mediterraneo sono sempre visibili).
== Note ==
|