Pensiero di Hegel: differenze tra le versioni
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Il [[Cristianesimo]] è invece una religione ''privata'' e ''soggettiva'', vissuta cioè, in quanto privata, in un rapporto personale tra l'individuo e Dio, ma è anche oggettiva, ossia fondata sugli scritti testamentari e su dogmi ed è tutelata e prescritta da un ceto particolare, separato dal resto dei cittadini, il clero. Le società dove domina religiosamente il cristianesimo sono comunità non organiche di persone le quali sono in modo astratto, (''abstractum'', tirato fuori), cioè ''separatamente'', cittadini e religiosi.
Nella ''[[La vita di Gesù]]'' ([[1795]]) Hegel ne espone la biografia - senza riferimenti all'[[incarnazione]], ai [[miracolo|miracoli]], alla sua divinità e alla [[resurrezione]] - e l'insegnamento, considerato equivalente alla legge morale [[Immanuel Kant|kantiana]], sulla scorta della ''[[Religione entro i limiti della sola ragione]]'' di Kant. Hegel ha sostenuto che ''"Gesù ha essenzialmente insegnato l'[[imperativo categorico|imperativo categorico kantiano]]"'': «''Fate che valga per voi quel che volete che valga come legge universale fra gli uomini''».<ref>«Così Hegel produce una costante traduzione delle parole di Gesù in altrettante espressioni kantiane così come del filosofo di Königsberg tende a riproporre il tessuto concettuale e teoretico in merito alla dottrina dell'etica e della religione.» (in [http://www.filosofico.net/hegelvitagesuuuuuue4.htm ''Guida allo studio della Vita di Gesù'' di Hegel. A cura di Maurizio Pancaldi ]</ref><ref>«Hegel arriva ad attribuire a Gesù la stessa formulazione dell'imperativo categorico kantiano: "Agite secondo una massima tale che, ciò che voi volete che valga come legge universale fra gli uomini, valga anche per voi».</ref>
Ne ''[[La positività della religione cristiana]]'' ([[1796]]) Hegel rintraccia nell'ambiente e nella cultura [[ebreo|ebraica]], incapace di cogliere la spiritualità dell'[[etica]] cristiana, legata com'è all'esteriorità del formalismo [[fariseo|farisaico]], la causa dell'involuzione della religione naturale in una religione positiva, ossia tradotta in [[dogma|dogmi]], perché fondata sulla [[rivelazione]] divina e sulla struttura autoritaria della [[Chiesa (istituzione)|Chiesa]].
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