Ginori: differenze tra le versioni

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Nel XVIII secolo il marchese [[Carlo Ginori]] fu un importante uomo politico nella delicata fase di transizione che vide il passaggio del potere in Toscana dai Medici ai [[Lorena (dinastia)|Lorena]], oltre che un vulcanico imprenditore, noto soprattutto per aver fondato nel [[1735]] la [[Manifattura di Doccia|Manifattura di porcellane di Doccia]] nella tenuta della sua [[villa Ginori a Doccia|villa]] presso [[Sesto Fiorentino]]. Nel [[1738]] ottenne il titolo di marchese in premio ai suoi servigi ed alla sua attività imprenditoriale. Suo figlio Lorenzo continuò l'opera del padre, curando la manifattura di porcellane (dal [[1758]] al [[1791]]) e portandola ad essere una delle più importante e rinomate d'Europa, con una qualità artistica che poteva rivaleggiare con [[Meißen]] e Vienna. Seguirono alla direzione Carlo Leopoldo Ginori ([[1792]]-[[1837]]), Lorenzo Ginori ([[1838]]-[[1878]]) e Carlo Benedetto Ginori ([[1879]]-[[1896]]), che fuse la società con la Richard di Milano dando origine alla [[Richard-Ginori]].
 
Nel XIX secolo lavorò per la manifattura Ginori il fratello di [[Carlo Lorenzini]] (detto Collodi, l'autore di ''[[Pinocchio]]''), Paolo, che ebbe prima la posizione di segretario e poi di "ministro", ossia direttore generale. Paolo e Carlo abitarono nel [[palazzo Ginori (via de' Rondinelli)|palazzo Ginori]] di [[via de' Rondinelli]], come ricorda una targa sulla facciata dell'edificio. Importanti uomini politici furono i senatori [[Piero Ginori Conti]] e [[Lorenzo Ginori Lisci]], quest'ultimo anche [[sindaco di Firenze]].
 
Nel XX secolo fu un importante letterato e storico dell'arte [[Leonardo Ginori Lisci]].
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