Dispaccio di Ems: differenze tra le versioni
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Il documento rilasciato alla stampa apparve sui giornali berlinesi già il pomeriggio del 13 luglio. Il 14, festa nazionale in Francia, il contenuto del telegramma diveniva di pubblico dominio in tutta [[Europa]] proprio mentre si svolgeva la parata militare nel centro di Parigi. La notizia dell'incontro con l'ambasciatore raggiunse immediatamente l'opinione pubblica, che riconobbe nelle parole del Re intenzioni malevole volte ad umiliare la Francia. Il dispaccio fu interpretato dallo stesso governo parigino come una grave offesa. Il ministro [[Agénor de Gramont (1819-1880)|Agénor de Gramont]] riferì a [[Émile Ollivier]] che il trattamento riservato dal re Guglielmo I a Benedetti costituiva un insulto che la Francia non avrebbe tollerato.<ref>[[#Badsey2003|Badsey 2003]], p. 30</ref>
Bismarck, al fine di accentuare ancora maggiormente la portata della crisi e sollecitare la reazione francese, rese pubblici i documenti
=== Dichiarazione di guerra francese ===
Il 19 luglio 1870 la dichiarazione di guerra francese venne consegnata a Berlino. Bismarck, principale artefice dell'intrigo diplomatico, era riuscito nell'intento di provocare la reazione francese e far apparire la Prussia come aggredita e la Francia come principale responsabile del conflitto. Come conseguenza della dichiarazione di guerra, gli Stati tedeschi del sud (contrariamente alle previsioni francesi) - [[Baviera]], [[Württemberg]] e [[Granducato di Baden|Baden]] - si unirono alla [[Confederazione Tedesca del Nord]] contro la Francia.
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