Marcaria: differenze tra le versioni
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[[File:Marcaria-Asilo comunale.jpg|thumb|Asilo comunale]]
=== Architetture civili ===
* [[Corte Castiglioni]] ([[Casatico (Marcaria)|Casatico]]).<br />Complesso monumentale, già dimora di campagna della famiglia Castiglioni, in cui il 6 dicembre [[1478]] nacque il famoso [[Baldassarre Castiglione]], autore del ''[[Cortegiano]]''. L'impianto della corte è quattrocentesco e vi si accede tramite una porta a merlature chiuse, un tempo provvista di ponte levatoio. Una seconda porta difensiva precede il grande cortile erboso su cui si affacciano gli edifici interni, barchesse, stalle, magazzini e il palazzo vero proprio, cui si accosta sul lato meridionale l'emblematica torre a pianta stellare. Il primo nucleo abitativo risale al [[1445]], cui seguirono nello stesso secolo ulteriori interventi forse operati col concorso e la genialità di [[Luca Fancelli]]. Il porticato quattrocentesco con stemmi gentilizi dipinti chiude a Nord la grande corte, che fra il [[1546]] e il [[1548]] il conte Camillo, avvalendosi di disegni di [[Giulio Romano]], sviluppò aggiungendovi anche la singolarissima torre stellata. Nella seconda metà del Cinquecento lavorarono qui alcuni epigoni di Giulio Romano, quali [[Ippolito Andreasi]] detto l'Andreasino, [[Giulio Rubone]] (gran sala dell'antica loggia), Giangiacomo da Mantova (nella torre). Gli ultimi lavori di rilievo sono da ascrivere alla metà del Settecento, cui, a fine secolo inizi del successivo, seguirono le decorazioni del pittore mantovano [[Giacomo Gatti]].
* Villa Aurelia già Pasetti (San Michele in Bosco)<br />Edificata nel [[XVII secolo]] e restaurata nel [[1945]] è un bell'esempio di dimora gentilizia barocca con parco, un tempo con serre e scuderie. L'edificio sorto sulla millenaria proprietà vescovile, in S. Michele nella ''curtis'' Campitellese è citato la prima volta in un catasto vescovile del [[1690]] ([[Enrico Vialardi di Villanova|Vescovo Vialardi]]). Gli interventi operati tra il [[1838]] e il [[1841]] aggiunsero al primitivo corpo centrale i due corpi laterali. Vi soggiornò spesso Papa Sarto (anni [[1884]] - [[1893]]), assurto poi agli onori degli altari come [[San Pio X]].Ceduto nel [[1940]] alla famiglia Pasetti, il fabbricato nel 1945 fu da questa radicalmente restaurato e abitato fino al [[1974]], anno in cui fu ceduto alla Curia bolognese. Trasformato in pensionato per anziani, oggi è divenuta [[Residenza Sanitaria Assistenziale]].
* Corte Picciona (San Michele in Bosco), seconda metà del [[XV secolo]].<br />Esempio di corte padronale quattrocentesca, ancora denuncia l'impronta fancelliana nelle merlature finte che coronano il palazzo e le costruzioni di servizio. Espressione del principe o di dignitari di corte trova paragoni più illustri in palazzo Pastore a [[San Martino Gusnago]], nella [[Corte Ghirardina]] di [[Motteggiana]], nella Corte Castiglioni a Casatico, nella Facchina di [[Nosedole]]. Su lato meridionale in fregio alla Comunale un tempo le costruzioni più basse assolvevano alle funzioni rurali ma anche difensive. Tracce residue di affresco negli spazi interposti tra i merli evocano ancora l'antico splendore. Ai marchesi [[Ippoliti (famiglia)|Ippoliti]] di [[Gazoldo degli Ippoliti|Gazoldo]] (Seicento) nel secolo XVIII succedono nella proprietà i conti Piccioni di [[Bozzolo (Italia)|Bozzolo]] (da cui il nome), che ad inizio Ottocento la cedono ai Paltrinieri, funzionari della magistratura napoleonica e austriaca. Costoro ristrutturarono pesantemente il palazzo padronale, iniziando anche lo smembramento della corte, purtroppo continuato in tempi recenti.
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