Utente:2019 peter/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 52:
Nina, infatti, era stata evacuata senza preavviso attraverso il lago Ladoga sulla pericolosa via del ghiaccio, e non ebbe la possibilità di far arrivare alla famiglia nessun messaggio poiché quella via era destinata solo per scopi essenziali di rifornimento di cibo, carburante, medicine e per permettere di evacuare.
Si ammalò e non poté tornare a Leningrado dalla sua famiglia fino al 1945.[4]
 
La morte della nonna fu seguita dal fratello Leka nel marzo 1942.[3] Leka aveva provato ad arruolarsinell'esercito ma era stato respinto a causa della miopia; in seguito è diventato un ingegnere ed anche un musicista. Ha lavorato presso il cantiere navale Admiralty e spesso aveva anche un secondo turno durante la notte.
morì nell'ospedale del cantiere navale il 17 marzo, Savicheva registrò la morte sul diario:"Leka morì il 17 marzo 1942, alle 5 del mattino."
 
Il 13 aprile, lo zio Vasya(uno dei fratelli di suo padre) morì al l'età di 56 anni. Prima della guerra i tre zii vivevano insieme in un appartamento vicino, ma quando l'assedio cominciò la famiglia si trasferì.
Vasya aveva prestato servizio nella [[prima guerra mondiale]], ma questa volta era stato rifiutato a causa della sua età.[4]
Sembra che Vasya e Tanya fossero molto vicini e che Tanya trascorresse molte ore nell'appartamento, pieno di libri, di Vasya.
Nel diario troviamo le parole riferite allo zio: "Zio Vasya è morto il 13 aprile alle 2 del mattino".[7]
 
La morte del fratello maggiore di Vasya avvenne a maggio, all'età di 71 anni, dovuta alla sempre frequente denutrizione.
Anche lui aveva cercato di arruolarsi nell'esercito, ma era stato rifiutato. Nonostante l'età si impegnò nel servizio civile a Leningrado.[4] Savicheva registro come al solito il decesso sul diario, ma al contrario delle altre volte perse la parole "morto": "Zio Lesha, 10 maggio, alle 4 del pomeriggio, 1942".[7]
 
Il 13 maggio 1942 è la data della morte della madre Mariya Ignatievna Savicheva. Mariya nacque nel 1889 e lavorò come sarta, aiutando anche l'esercito cucendo le uniformi dei soldati.
Mariya aveva la passione per la musica e aveva sempre cercato di trasmetterla a tutti i suoi figli. Savicheva registrò la sua morte così:"Mamma il 13 maggio alle 7:30 del mattino, 1942".[4]
In seguito alla morte di sua madre Savicheva presa dalla disperazione scrisse altre tre pagine con le seguenti parole:
 
{{Quote|« Савичевы умерли »}}
{{Quote|« Умерли все »}}
{{Quote|« Осталась одна Таня »}}
"I Savicheva sono morti." "Sono tutti morti." "É rimasta solo Tanya."
 
 
 
 
== Note ==