<!-- {{doppia immagine|right|Horse drawn chariot Darasuram.jpg|150|Chariot spoked wheel Darasuram.jpg|150|Carro trainato da cavalli scolpito sul ''mandapam'' del tempio di Airavateswarar (Darasuram) ''(sinistra)'', ca. XII secolo d.C. Il carro e la sua ruota ''(destra)'' sono stati così finemente scolpiti che includono perfino i minimi dettagli.}} -->
[[File:Rath Yatra Puri 2007 11071 crop.jpg|upright=1.4|thumb|Il Rath Jatra nel Gran Viale del Tempio di Jagannath, [[Puri]], 2007.]]
CiSono sonopoche pochele raffigurazioni di carri tra i petroglifi nell'arenaria dei [[Monti Vindhya]]. Due raffigurazionidi queste si trovano a [[Morhana Pahar]] (distretto di [[Mirzapur (India)|Mirzapur]]): una mostra un tiro di due cavalli, con la testa di un solo guidatore visibile; l'altro, raffigurato con ruote a sei raggi, è tirato da quattro cavalli e mostra un guidatore in piedi in un grande alloggiamento sul carro. In questa raffigurazione il carro sta subendo un attaccato, con una figura che brandisce uno scudo e una mazza mentre sigli trova sul suova percorsoincontro, e un'altra figura armata di arco e freccia che minaccia il suo fianco destro. È stato suggerito (Sparreboom, 1985, p. 87) che i disegni registranotestimoniano una storia, molto probabilmente risalente ai primi secolo a.C., datramandata undalle qualchetribù neolitiche di centrocacciatori nell'area della pianura del [[Gange]]–[[Yamuna (fiume)|Yamuna]] nel territorio di tribù di caccia ancora neolitiche. I disegni sarebberoverrebbero alloraquindi considerati come una rappresentazione didella tecnologia straniera, paragonabili alle pitture rupestri [[Australiani aborigeni|aborigene]] della [[Terra di Arnhem]] che dipingono gli Occidentali. Gli stessi carri realistici scolpiti negli [[stupa]] [[Sanchi]] sono datati grosso modo introrno al I secolo.
I primi resti di carri che sono stati trovati in India (presso [[Atranjikhera]]) sono stati datati tra il 350 e il 50 a.C.<ref name="ref_A">Bryant (2001).</ref> Ci sono prove di veicoli con le ruote (specialmente i modelli in miniatura) nella civiltà della Valle dell'Indo, ma non di carri.<ref name="ref_A" />
I siti della valle dell'Indo hanno offertoriportato alla luce parecchi casi diche proveproverebbero dil'uso delle ruote a raggi. L'archeologo B. B. Lal<ref>''The Sarasvati Flows on'', 2002, pp.74-75, Figg. da 328 a 331.</ref> sostiene che i ritrovamenti di file dipinte (o di file di bassorilievi) di ruote di terracotta e di sigilli simili indicano l'esistenza e l'uso di carri con le ruote a raggi nella [[Civiltà di Harappa|civiltà harappana]], come dimostrato nelle campagne di scavo condotte a Bhirrana (uno dei centri della civiltà harappana) nel 2005-062006.<ref>{{cita pubblicazione|autore=L. S. Rao, Nandini B. Sahu, U.A. Shastry, Prabash Sahu e Samir Diwan|titolo=Bhirrana Excavation - 2005-2006|rivista=Piratattva|numero=36|anno=2005-2006|pagina=45}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=L. S. Rao|titolo=Harappan Spoked Wheels Rattled Down the Streets of Bhirrana, Dist. Fatehabad, Haryana|rivista=Piratattva|numero=36|anno=2005-2006|pagina=59}}</ref> Bhagwan Singh<ref>''Harappan Civilization and the Vedic Literature'', in Hindi (1987).</ref> aveva fatto un'asserzione simile e S. R. Rao aveva presentato prove dell'esistenza di carri in bronzo mediante modelli in bronzobase provenientiai daritrovamenti a [[Daimabad]] (Tardo Harappano). Gli archeologi anon Daimabadhanno nonun sonoparere unanimiunanime sulla data dei bronziresti in bronzo scoperti lànel villaggio di Daimabad. Sulla base delle prove circostanziali, M. N. Deshpande, S. R. Rao e S. A. Sali sono dell'opinione che questi oggetti appartengano al periodo tardo harappano. GuardandoOsservando l'analisi della composizione degli elementi di questi manufatti, [[D. P. Agarwal]] ha concluso che questi oggetti potrebbero appartenere al periodo storico. La sua conclusione è basata sul fatto che questi oggetti contengono più dell'1% di [[arsenico]], mentre nessuna lega arsenicale è stata trovataritrovata in altri manufatti [[Età del rame|calcolitici]].<ref name=dhavalikar>{{cita testo|cognome=Dhavalikar|nome=M. K.|titolo=Daimabad Bronzes|url=http://www.rhinoresourcecenter.com/ref_files/1218186467.pdf|pubblicazione=in Gregory L. Posseh (a cura di), ''Harappan Civilization: A Contemporary Perspective''|anno=1982|editore=Aris and Phillips |città=Warminster|id=ISBN 0-85668-211-X|pagine=61-66}}</ref>
== Nelle festività dei templi induisti ==
Il termine ''Ratha'' o ''rath'' significaindica un [[carro (trasporto)|carro]] o un veicolo fattocostruito diin legno, conmunito ledi ruote. Il Ratha può essere guidato manualmente mediante corde, tiratotrainato da cavalli o da elefanti. I ratha sono usati principalmente dainei templi indù dell'[[India meridionale]] perin iloccasione del Rathoutsava (Festa dei carri). Durante la festa, le divinità del tempio sonovengono portate in guidatiprocessione attraverso le strade, accompagnati dai canti di [[mantra]], [[Inno|inni]], [[schloka]] o [[bhajan]].
Il [[Ratha Yatra]] è un'enorme festa induista associata a Lord [[Jagannath]] che si tiene a [[Puri]] nello [[Stati federati e territori dell'India|stato]] dell'[[Orissa]] ([[India]]), durante i mesi di giugno e luglio.
<gallery caption="Ratha o carri" widths="150px" perrow="4">
== Edifici dei ''ratha'' ==
In alcuni templi indù, ci sono santuari o edifici chiamati ''ratha'': perchéil hamotivo larisiede formanel fatto che questi edifici hanno le sembianze di un enorme carro. Oo perché contengono unaal divinitàloro comeinterno iluna carrodivinità diraffigurata unsu questo tempiomezzo.
I più noti sono i ''[[Pancha Rathas]]'' (=5 rathas) a [[Mahabalipuram]], anche se non apresentano la forma di un carro.
Un altro esempio è il [[Jaga mohan]] del [[Tempio del Sole di Konarak]], costruito su una piattaforma con dodici sculture di ruote, come simbolo del carro del Sole.
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