Camillo Pellegrino (poeta): differenze tra le versioni

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«Il Carrafa»: così il dialogo è intitolato sul frontespizio dell'edizione originale e così va citato
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== Biografia ==
DaCamillo Pellegrino ''senior'', da non confondere con lo [[Camillo Pellegrino (storico)|storico omonimo]], suo pronipote, Camillo Pellegrino ''senior'' èfu un rimatore capuano, appartenente a una generazione di famosi poeti della sua terra, tra cui spiccano [[Giovan Battista Attendolo]] e [[Benedetto dell'Uva]]. Come appendice ad un'antologia che raccoglieva alcune poesie di questi tre autori, il Pellegrino fece apparire un dialogo, ''Il Caraffa o vero Della epica poesia'', stampato a [[Firenze]] nel novembre [[1584]].<ref>M. L. Doglio, ''Origini e icone del mito di Torquato Tasso'', Roma, Bulzoni, 2002, pp. 41-43.</ref>
 
In appendice ad un'antologia che raccoglieva alcune poesie di questi tre autori,<ref>''Parte delle rime di d. Benedetto Dell'Uva, Giovanbatista Attendolo et Cammillo Pellegrino. Con un brieve discorso dell'epica poesia'', In Firenze, nella stamperia del Sermartelli, 1584.</ref> apparve con frontespizio proprio un dialogo, ''Il Carrafa o vero Della epica poesia'', stampato a [[Firenze]] nel novembre [[1584]].<ref>M. L. Doglio, ''Origini e icone del mito di Torquato Tasso'', Roma, Bulzoni, 2002, pp. 41-43.</ref>
Ispiratosi a un colloquio realmente avvenuto presso la Rocca di [[Mondragone]] tra Attendolo e [[Luigi Carafa della Stadera|Luigi Caraffa]], principe di Stigliano, il dialogo apre la secolare ''querelle'' tra [[Ariosto|ariosteschi]] e [[Torquato Tasso|tasseschi]], assegnando a Torquato Tasso la supremazia nella poesia epica, rispetto ad Ariosto. Protagonisti dell'opera sono appunto Attendolo e il principe, e al primo sono riservate le considerazioni tecniche che lo portano a riscontrare nell'autore della ''[[Gerusalemme liberata|Liberata]]'' una «poesia nuova» e uno stile all'avanguardia.
 
Ispiratosi a un colloquio realmente avvenuto presso la Rocca di [[Mondragone]] tra Attendolo e [[Luigi Carafa della Stadera|Luigi CaraffaCarafa]], principe di Stigliano, il dialogo apre la secolare ''querelle'' tra [[Ariosto|ariosteschi]] e [[Torquato Tasso|tasseschi]], assegnando a Torquato Tasso la supremazia nella poesia epica, rispetto ad Ariosto. Protagonisti dell'opera sono appunto Attendolo e il principe, e al primo sono riservate le considerazioni tecniche che lo portano a riscontrare nell'autore della ''[[Gerusalemme liberata|Liberata]]'' una «poesia nuova» e uno stile all'avanguardia.
In seguito a una replica stizzita della nascente [[Accademia della Crusca]] - in particolare di [[Leonardo Salviati]] - sulla supremazia, nella poesia epica, del poeta dell<nowiki>'</nowiki>''[[Orlando Furioso]]'', Pellegrino rispose con una ''Replica'' del 1585.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Pasquale Sorrentino |titolo=Nuove considerazioni intorno al dialogo de Il Caraffa. Ovvero della epica poesia |rivista= Civiltà aurunca |volume=1 |numero=90 |anno= 2014 |editore=Caramanica |città=Minturno}}</ref>
 
In seguito a una replicarisposta stizzita della nascente [[Accademia della Crusca]] - in particolare di [[Leonardo Salviati]] - sulla supremazia, nella poesia epica, del poeta dell<nowiki>'</nowiki>''[[Orlando Furioso]]'', Pellegrino rispose con una ''Replica'' del 1585.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Pasquale Sorrentino |anno=2013|mese=aprile-giugno|titolo=Nuove considerazioni intorno al dialogo de «Il CaraffaCarrafa. Ovvero della epica poesia »|rivista= Civiltà aurunca |volumeeditore=1 |numerocittà=90 |annovolume= 2014 |editorenumero=Caramanica 90|cittàpp=Minturno7-40}}</ref>
Fu primicerio della cattedrale di Capua e familiare di Matteo di Capua principe di Conca e di Marcantonio Caraffa, cui dedicò la sua opera ''Il Caraffa''.<ref>{{cita|Dizionario Letterario Bompiani| p. 115}}.</ref>
 
Fu primicerio della cattedrale di Capua e familiare di Matteo di Capua principe di Conca e di Marcantonio CaraffaCarafa, cui dedicò la sua opera principale, ''Il CaraffaCarrafa''.<ref>{{cita|Dizionario Letterario Bompiani| p. 115}}.</ref>
 
== Opere ==
* ''[https://books.google.it/books?id=nRv8YQNSKdIC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Il CaraffaCarrafa o vero Della epica poesia. Dialogo]'', In Firenze, nella stamperia del Sermartelli, 1584.
* ''Replica di Camillo Pellegrino alla Risposta degli accademici della Crusca. Fatta contra il Dialogo dell'Epica Poesia in difesa, come e' dicono, dell'Orlando Furioso dell'Ariosto'', Vico Equense, Gioseppe Cacchij, 1585.