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===Disabilita===
 
Per lungo tempo la disabilità è stata considerata una vergogna sociale da tenersi nascosta all'interno della famiglia o in istituti religiosi, o altrimenti uno scherzo di natura da esibirsi e sfruttarsi per fini commerciali nei circhi e nei teatri. Gia' nei secoli precedenti ma in particolare nel XIX divenne popolare l'esibizione di disabili come fenomeni da baraccone negli Stati Uniti e in Europa. Tra di loro c'erano anche molti bambini, ai quali il circuito dei "freak shows" offriva l'unica alternativa ad una vita di totale reclusione, sia pure in condizioni di sfruttamento estremo se non di vera e propria schiavitù, comprati e venduti da affaristi senza scrupoli. Si trattava generalmente di gemelli siamesi o bambini affetti da nanismo o da altri malformazioni, la sua visione a pagamento suscitava negli spettatori orrore e compassione. Alcuni di questi bambini raggiunsero grande fama come [[Charles Sherwood Stratton]] (conosciuto con il nome d'arte di [[General Tom Thumb]]), attivo nel circo Barnum sin dall'età di 5 anni.
[[Ilona e Judit Gófitz]] (1701-1723), [[Millie e Christine McKoy]] (1851-1912), [[Giacomo e Giovanni Battista Tocci]] (1875-...) [[Daisy e Violet Hilton]] (1908-1969).
 
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==La disabilit nel cinema==
 
Forme lievi di disabilità sono parte dell'esperienza di vita comune, e socialmente accettare in un mondo popolato da storpi, ciechi, sordi, . I soggetti disabili venivano compatiti, al parti dei malati e affidati alla compassione, talora vivendo di elemosine. Vi erano tuttavia forme di disabilita' (fisiche o mentali) che generano orrore e a cui a lungo è stato attaccato uno stigma sociale che le rendeva una vergogna da tenersi nascosta all'interno della famiglia o in istituti religiosi, o altrimenti uno scherzo di natura da esibirsi e sfruttarsi per fini commerciali nei circhi e nei teatri.
 
Nel cinema la figura del disabile (lo storpio, il cieco, il sordo, il muto) e' comune a suscitare la compassione degli spettatori. C'e' una disabilita' che invece genera orrore e emarginazione sociale e questa e' a lungo o sistematicamente ignorata, o introdotta solo in film di genere horror in figure come quelle di Quasimodo in ''[[Il gobbo di Notre Dame]]'' (1923) o del Fantasma dell'Opera
 
Il primo film a porre lo spettatore direttamente a contatto con il mondo e' ''[[Freaks (film 1932)|Freaks]]'', regia di [[Tod Browning]] (1932).
 
Solo con la seconda guerra mondiale il cinema si pone ll problema di educare il pubblico all'accettazione di ogni forma di disabilità. Si tratta in primo del problema del reinserimento sociale dei tanti mutilati e disabili trattato in film come ''[[I migliori anni della nostra vita]]'' e ''[[Il mio corpo ti appartiene]]'' (1950)
 
* ''[[Anna dei miracoli]]'' (''The Miracle Worker''), regia di [[Arthur Penn]] (1962)
il trattamento di casi considerati disperati ed elogia lo sforzo
 
* [[The Elephant Man]] (1980) esplora il caso di disabilita' che da fenomeno di baraccone si trasforma in persona
 
 
 
* ''[[The Drunkard's Child]]'' (1909) <crippled boy>
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* ''[[L'uomo della pioggia]]'' (''Rain Man''), regia di [[Barry Levinson]] (1988)
* ''[[Il mio piede sinistro]]'' (''My Left Foot: The Story of Christy Brown''), regia di [[Jim Sheridan]] (1989)
* ''[[Buon compleanno Mr. Grape]]'' (''What's Eating Gilbert Grape''), regia di [[Lasse Hallström]] (1993)
* ''[[Forrest Gump]]'', regia di [[Robert Zemeckis]] (1994)
* ''[[Perdiamoci di vista]]'', regia di [[Carlo Verdone]] (1994)
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Il cinema
 
Nel cinema la disabilità dei bambini
 
Buon compleanno Mr. Grape (1993)
Maria Eisenstein (Maria Luisa Moldauer Steele)