Cyperus papyrus: differenze tra le versioni
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== Distribuzione ==
L'areale originario è l'[[Africa]] tropicale e subtropicale, Madagascar e Giordania<ref name="IUCN" />, secondo alcuni potrebbe essere originario anche in [[Sicilia]] orientale, oppure potrebbe essere stato introdotto dagli [[Arabi]] nel [[IX secolo]]<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/papiro/</ref><ref>http://luirig.altervista.org/flora/taxa/index1.php?scientific-name=cyperus+papyrus</ref>. Era molto diffuso nel [[delta del Nilo]], dove ha avuto origine il suo impiego come materiale di supporto alla scrittura e dove è ancora presente seppure in quantità piuttosto ridotte. Oggi si ritrova come specie introdotta in molti altri paesi
[[File:Syracuse - Ortigia - Fonte Aretusa.JPG|thumb|sinistra|''Cyperus papyrus''<br />alla [[Fonte Aretusa]] ([[Siracusa]]).]]
Secondo [[Teofrasto]] (''Storia delle piante'', IV, 10) cresceva anche in [[Siria]], mentre [[Plinio il Vecchio]] (''[[Naturalis Historia]]'') vi aggiunge i corsi dei fiumi [[Niger (fiume)|Niger]] ed [[Eufrate]].
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[[File:Ani LDM fin.jpg|thumb|upright=1.4|Il ''papiro di Ani'': gli egizi offrono papiri in segno di fertilità]]
Oggi il papiro viene coltivato soprattutto a scopo ornamentale, ma nell'[[Antico Egitto]] aveva molteplici usi tecnici: il midollo era usato come alimento e fonte di fibre tessili, i fiori per farne ghirlande, il rizoma come combustibile e le parti più robuste (radici e fusto) per pentole, utensili, calzature, sartiame se non addirittura imbarcazioni (come ampiamente dimostrato da [[Thor Heyerdahl]] con le sue navigazioni a bordo del ''Ra'' e ''Ra II'' nel [[1969]]-[[1970]]). Inoltre era molto presente nei riti religiosi. Nel [[Basso Egitto]], infatti, il papiro era simbolo di fertilità, fecondità e rigenerazione; la pianta veniva offerta come dono agli dei egizi durante le processioni religiose e funerarie.<br />
Per esempio nel [[papiro di Ani]] (databile nel 1420 a.C.), oggi conservato al [[British Museum]] di [[Londra]], è possibile osservare la raffigurazione di Ani e la sua donna mentre offrono agli dei doni sacrificali per poter accedere al cospetto di [[Osiride]]. Il papiro nelle mani della moglie simboleggia la ''rinascita del futuro''.<ref>{{Cita|Cartelli|pp. 33, 34}}.</ref>
Dal papiro si ricava una superficie scrittoria che ebbe un vastissimo utilizzo nell'antichità. Si otteneva incollando opportunamente svariati strati di strisce di midollo. Si può dire che sul papiro sia stata scritta la storia delle civiltà mediterranee dell'antichità (l'introduzione della [[pergamena]] risale infatti solo al [[II secolo]] e la sua diffusione al [[V secolo|V]]). Il nome più antico di questa pianta è ''byblos'', derivante da quello dell'antica città fenicia di [[Byblos]] che ne faceva commercio. Non a caso, esso poi assunse il significato di "libro" (come in [[Bibbia]], [[biblioteca]] ecc.).
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