Carete: differenze tra le versioni
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Nella guerra contro [[Olinto]], nel [[349 a.C.]], fu nominato generale dei mercenari inviati da Atene in aiuto di Olinto, ma sembra che non compì niente di utile. Il comando quindi venne assegnato a [[Caridemo]], che, nell'anno seguente, il [[348 a.C.]], venne nuovamente rimpiazzato da Carete. In questa campagna egli ebbe alcuni piccoli successi sulle truppe di [[Filippo II di Macedonia]] e li celebrò con una festa tenuta ad Atene grazie al denaro che aveva rubato sacrilegamente da [[Delfi]].<ref>{{cita|Diodoro|XVI, 52-55}}.</ref>
Nella sua ''[[euthyna]]'', il processo in cui ogni ufficiale pubblico doveva rendere conto delle sue azioni, venne accusato da [[Cefisodoto di Atene (359 a.C.)|Cefisodoto]], che sosteneva che egli si stava giustificando avendo tenuto la gente per la gola,<ref>{{cita|Aristotele|III, 10, 7}}.</ref> alludendo forse al clima di tensione che c'era ad Atene in quel momento. Nel [[346 a.C.]] Carete fu di nuovo comandante in Tracia e, mentre Filippo II stava marciando contro [[Cersoblette]], ad Atene giunse la notizia che Carete si era ritirato e aveva fatto perdere le sue tracce; gli Ateniesi quindi inviarono dei messi in cerca di lui che recavano il messaggio della sorpresa del popolo di Atene del fatto che, mentre Filippo stava avanzando contro il Chersoneso, essi non sapevano dove fossero il loro generale e il loro esercito. Probabilmente Carete fu impegnato in alcune spedizioni di saccheggio. Nello stesso anno, prima della partenza della seconda ambasceria da Atene alla [[Regno di Macedonia|Macedonia]] per trattare la pace, Carete inviò un messaggio in cui esponeva le condizioni diplomatiche disperate di Cersoblette.<ref>{{cita|Demostene|181|Fal|titolo=Sulla falsa ambasceria}}.</ref><ref>{{cita|Eschine|90|Amb|titolo=Sull'ambasceria}}.</ref>
Dopo questi fatti non ci sono testimonianze sulla vita di Carete per alcuni anni, durante i quali egli probabilmente abitò a [[Sigeo]], che, secondo [[Teopompo]], era la sua residenza preferita in quanto vi era più facile condurre una vita dissoluta che ad Atene. Tuttavia, in un discorso di Demostene del [[341 a.C.]], si dice che Carete avesse una grande influenza in quel momento nelle assemblee ateniesi.<ref>{{cita|Demostene|30|Cher|titolo=Sul Chersoneso}}.</ref>
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