Impero russo: differenze tra le versioni
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In ogni provincia (o governatorato) i deputati venivano eletti da collegi elettorali, i cui membri erano a loro volta eletti, come i membri degli ''zemstvo'', da assemblee delle tre curie (o classi): proprietari terrieri, abitanti delle città e contadini. Nelle assemblee della prima curia, i proprietari maggiori sedevano direttamente, i proprietari minori erano rappresentati da delegati. Gli abitanti delle città votavano nelle loro assemblee divisi in due categorie, a seconda della ricchezza sottoposta a tassazione. Anche qui il sistema avvantaggiava la parte più ricca della popolazione. Le assemblee di contadini erano elette dagli elettori di ''[[volost]]''. Gli operai votavano separatamente dalle tre classi: ogni complesso industriale che impegnava almeno cinquanta dipendenti eleggeva uno o più delegati, che entravano a far parte del collegio elettorale, formando una curia separata.
Nel collegio il voto – totalmente a scrutinio segreto – era a maggioranza; e poiché in pratica con questo sistema la maggioranza era formata dagli elementi molto conservatori (i [[latifondismo|latifondisti]] e i delegati urbani avevano la maggioranza dei voti), gli elementi progressisti – anche se fossero stati predominanti nel paese – non ebbero nessuna possibilità di rappresentazione, eccetto per la curiosa disposizione che un membro almeno di ogni governatorato doveva essere scelto da ciascuna delle cinque classi rappresentate nel collegio.</br>
Per esempio, se non c'era nessun contadino reazionario fra i delegati, una maggioranza reazionaria poteva essere costretto a eleggere un [[socialdemocratico]] alla Duma.</br>
Stando così le cose, anche se un minimo fisso dei delegati agricoli doveva essere eletto, era molto probabile che non rappresentassero affatto l'opinione dei contadini.</br>
Che nella Duma sopravvivessero elementi radicali era dovuto principalmente alla concessione particolare goduta delle sette città più grandi: [[San Pietroburgo]], [[Mosca]], [[Kiev]], [[Odessa]], [[Riga]] e le città polacche di [[Varsavia]] e [[Lodz]].</br>
Queste eleggevano i loro delegati alla Duma direttamente e benché i loro voti fossero divisi in due curie (in base alla proprietà tassabili) in modo da dare il vantaggio ai più ricchi, dato che entrambe le curie eleggevano lo stesso numero di delegati, i collegi democratici potevano eleggere almeno membri a loro vicini.
===Consiglio dei ministri ===
La legge del [[18 ottobre]] [[1905]] istituì un Consiglio dei ministri (''Sovyet Ministrov'') per assistere lo zar nelle funzioni di [[alta amministrazione]]. Lo componevano tutti i ministri e i capi delle principali amministrazioni e, per la prima volta nella [[Storia della Russia|storia russa]], era presieduto da un [[primo ministro]]. I ministri erano i seguenti:
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