Crepis pyrenaica: differenze tra le versioni

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==Etimologia==
L'[[etimologia]] del nome generico (''Crepis'') non è molto chiara. In [[Lingua latina|latino]] ''Crèpìs'' significa pantofola, sandalo e i frutti, di alcune [[specie]] di questo [[Genere (tassonomia)|genere]], sono strozzati nella parte mediana ricordando così (molto vagamente) questo tipo di calzare. Inoltre lo stesso vocabolo (''krepis'') nell'antica [[Grecia]] indicava il legno di [[Santalum album|Sandalo]] e anche una pianta non identificata descritta da [[Teofrasto]]<ref>{{cita web|url=http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=108351|titolo=eFloras - Flora of North America|accesso=29 giugno 2013}}</ref>. Non è chiaro quindi, perché Sébastien Vaillant (botanico francese, 1669 - 1722) abbia scelto proprio questo nome per indicare il [[Genere (tassonomia)|genere]] della presente [[specie]]<ref>{{cita|Motta 1960|Vol. 1 - pag. 767 }}.</ref>. Il nome specifico (''pyrenaica'') indica la zona di provenienza della specie (monti [[Pirenei]]).
<br />
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] di questa pianta inizialmente era ''Hieracium pyrenaicum'' ([[basionimo]]), proposto dal botanico [[Carl von Linné]] (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna [[classificazione scientifica]] degli organismi viventi, nella pubblicazione ''"[[Species Plantarum]] - 2: 801"'' del 1753, modificato successivamente in quello attualmente accettato proposto dal botanico svizzero [[Werner Rodolfo Greuter]] (1938-) nella pubblicazione ''"Exsiccatorum Genavensium e Conservatorio Botanico Distributorum Fasciculus. Geneva - 1: 15 (1970)"'' del 1970.<ref>{{cita web|url=http://www.ipni.org/ipni/idPlantNameSearch.do?id=200185-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=22 luglio 2013}}</ref>
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==Descrizione==
[[File:Crepis pyrenaica (Pyrenäen-Pippau) 1235 IMG.JPG|upright=0.7|thumb|Portamento]]
Queste piante sono alte da 2 a 7 dm. La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Emicriptofite|emicriptofita scaposa]] ('''H scap'''), ossia sono piante [[erba]]cee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla [[Glossario botanico#L|lettiera]] o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Tutta la pianta è irsuta.<ref name=Pignatti>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 274}}.</ref>
===Radici===
Le [[Radice (botanica)|radici]] sono verticali tipo [[fittone]] (non [[rizoma]]tose).
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===Fiore===
[[File:Crepis blattarioides0.jpg|upright=0.7|thumb|Il capolino]]
I fiori sono tutti del tipo [[Fiore delle Asteraceae|ligulato]]<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 12 }}.</ref> (il tipo [[Fiore delle Asteraceae|tubuloso]], i [[Fiore delle Asteraceae|fiori del disco]], presente nella maggioranza delle [[Asteraceae]], qui è assente), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]] (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]] e [[Glossario botanico#Z|zigomorfi]].
 
*Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente [[formula fiorale]]:
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*Calice: i [[sepalo|sepali]] del [[Fiore delle angiosperme|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
*Corolla: la [[corolla]] è colorata di giallo; lunghezza della corolla: 20 – 23&nbsp;mm.
*[[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5 con filamenti liberi, mentre le [[Antera|antere]] sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo [[Stilo (botanica)|stilo]].<ref>{{cita|Pignatti 1982|Vol. 3 - pag. 1 }}.</ref> Le antere alla base sono acute.
*[[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo stilo è filiforme e peloso sul lato inferiore; gli [[Glossario botanico#S|stigmi]] dello [[Glossario botanico#S|stilo]] sono due divergenti. L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]].
*Fioritura: da giugno a luglio (agosto).
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*Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]]).
*Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
*Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – [[disseminazione]] anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]).
 
== Distribuzione e habitat ==
[[File:Crepis pyrenaica - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della pianta<br />(Distribuzione regionale<ref name=CIVF>{{cita|Conti et al. 2005|pag. 81}}.</ref> – Distribuzione alpina<ref name=FA>{{cita|Aeschimann et al. 2004|Vol. 2 - pag. 672}}.</ref>)]]
 
*Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Orofita - Sud Ovest Europeo (Alpico-Pirenaico)''']].
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==Sistematica==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza della ''Crepis pyrenaica'' ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 [[specie]] distribuite su 1535 [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref> (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref>). All'interno della famiglia il genere ''[[Crepis]]'' fa parte della [[sottofamiglia]] [[Cichorioideae]] (una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae); mentre [[Cichorieae]] è una delle 7 [[Tribù (tassonomia)|tribù]] della sottofamiglia, e la sottotribù [[Crepidinae]] è una dell 11 sottotribù di [[Cichorieae]].<ref>{{cita|Funk & Susanna|pag. 348 }}.</ref> ''C. pyrenaica'' appartiene a un [[Genere (tassonomia)|genere]] (''[[Crepis]]'') abbastanza numeroso comprendente dalle 200 alle 300 [[specie]] (secondo le varie [[Classificazione scientifica|classificazioni]]), diffuse soprattutto nell'[[emisfero boreale]] ([[Vecchio Mondo]]), delle quali quasi una cinquantina sono proprie della flora italiana.
<br />
Il [[basionimo]] per questa specie è: ''Hieracium pyrenaicum'' <small>L., 1753</small>