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La prima candidatura italiana si ebbe in occasione del primo campionato mondiale in assoluto, nel [[Campionato mondiale di calcio 1930|1930]], ma la [[FIGC]] ritirò la sua proposta prima della votazione finale del [[Congresso FIFA]], riunito a [[Barcellona]] il 18 maggio [[1929]], poiché vi era poco tempo a disposizione per poter organizzare il torneo. L'Italia, tra l'altro, aveva ottenuto l'appoggio della [[Spagna]] che aveva ritirato anch'essa in precedenza la propria proposta di ospitare l'evento, che verrà svolto alla fine in [[Uruguay]], unica nazione rimasta in lizza il giorno del congresso.
 
La [[FIGC]] ottenne invece l'incarico di ospitare l'[[Campionato mondiale di calcio 1934|edizione del 1934]], la prima in [[Europa]], a seguito della ritiro dalla corsa della [[Svezia]], unica candidata oltre all'[[Italia]], prima del voto. La decisione venne ratificata nel Congresso FIFA di [[Stoccolma]] e resa pubblica a [[Zurigo]] il [[14 maggio]] [[1932]]. La [[FIGC]] però accettò l'incarico con riserva, sciogliendola ufficialmente solo il [[9 ottobre]]. [[Benito Mussolini]] sin dagli inizi del [[regime fascista]] aveva promosso lo sport, e in particolare il gioco del calcio, anche a scopi propagandistici e nazionalistici: in un'Italia rurale e caratterizzata ancora dal campanilismo, il calcio era visto come strumento per favorire l'unità nazionale. L'evento venne ospitato nei seguenti stadi: [[Stadio Renato Dall'Ara|Littoriale]] di [[Bologna]], [[Stadio Artemio Franchi|Giovanni Berta]] di [[Firenze]], [[Stadio Luigi Ferraris|Via del Piano]] di [[Genova]], [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] di [[Milano]], [[Stadio Partenopeo|Partenopeo]] di [[Napoli]], [[Stadio Nazionale|Nazionale del PNF]] di [[Roma]], [[Stadio Giuseppe Grezar|Littorio]] di [[Trieste]] e [[Stadio Olimpico Grande Torino|Municipale Benito Mussolini]] di [[Torino]]. La finale venne giocata allo Stadio Nazionale del PNF di Roma.
 
La terza ed ultima candidatura italiana avvenne per ospitare l'[[Campionato mondiale di calcio 1990|edizione del 1990]], quando la [[FIGC]] si candidò contro l'[[Inghilterra]], la [[Grecia]] e l'[[Unione Sovietica]]. Inglesi e greci ritirarono in seguito la propria candidatura, lasciando solo Italia e URSS in lizza al [[Congresso FIFA]] di [[Zurigo]] del 19 giugno [[1984]]. La candidatura italiana risultò vincente, su quella sovietica, per 11 voti a 5 e, pertanto, il ''Bel Paese'' organizzò l'edizione del 1990.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/20/bearzot-premiati-nostri-risultati.html|titolo=Bearzot: "Premiati i nostri risultati"|autore=Giuseppe Smorto|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=20 maggio 1984|p=37}}</ref> Il comitato organizzatore fu guidato da [[Luca Cordero di Montezemolo]], manager della [[Ferrari]].<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/03/31/ecco-manager-di-italia-90.html|titolo=Ecco i manager di Italia '90|pubblicazione=la Repubblica|data=31 marzo 1987|p=48}}</ref><ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/07/17/il-mundial-90-da-gioco-business.html|titolo=Il Mundial '90 da gioco a business|autore=Vittoria Sivo|pubblicazione=la Repubblica|data=17 luglio 1987|p=14}}</ref> L'evento venne ospitato nei seguenti stadi: [[Stadio San Nicola]] di [[Bari]], [[Stadio Renato Dall'Ara]] di [[Bologna]], [[Stadio Sant'Elia]] di [[Cagliari]], [[Stadio Artemio Franchi]] di [[Firenze]], [[Stadio Luigi Ferraris]] di [[Genova]], [[Stadio Giuseppe Meazza]] di [[Milano]], [[Stadio San Paolo]] di [[Napoli]], [[Stadio La Favorita]] di [[Palermo]], [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico]] di [[Roma]], [[Stadio delle Alpi]] di [[Torino]], [[Stadio Friuli]] di [[Udine]] e [[Stadio Marcantonio Bentegodi]] di [[Verona]]. La finale venne giocata allo Stadio Olimpico di Roma. La [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] dovette affrontare la questione degli stadi, la maggior parte dei quali erano inadeguati.<ref>{{cita web|url=http://www.rivistacontrasti.it/la-grande-abbuffata-c/|titolo=La grande abbuffata|autore=Domenico Rocca|data=22 settembre 2017}}</ref> Alcuni vennero riammodernati, mentre altri furono costruiti appositamente (Bari e Torino). Non mancarono polemiche e inchieste al riguardo,<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/04/25/mondiali-90.html|titolo=Mondiali '90|autore=Alberto Stabile|pubblicazione=la Repubblica|data=25 aprile 1989|p=1}}</ref> dovendosi registrare costi elevati e ben 24 morti sul lavoro.<ref name=morti/><ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/03/08/commissione-inchiesta-sull-affare-dei-mondiali.html|titolo=Commissione d'inchiesta sull'affare dei Mondiali|pubblicazione=la Repubblica|data=8 marzo 1991|p=18}}</ref>