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Dopo essere definitivamente guarito dal tifo, decise di dedicarsi al lavoro, dapprima al ministero della giustizia, poi al ministero degli affari esteri. Tuttavia non fu mai attratto dalle possibilità di carriera che potevano garantirgli questi lavori, non avendo nemmeno necessità in campo pecuniario, essendo lui membro di una famiglia ricca; decise dunque di dedicarsi alla sua passione, la scrittura. Nel 1920 si sposò con una della figlie di Dhur al-Fiqar Pasha, un ciambellano del re e nello stesso anno iniziò anche a pubblicare alcune opere. Ma il periodo felice di Mahmud si arrestò bruscamente nel 1921, con la morte del suo mentore, colui che più di chiunque altro lo aveva spinto a scrivere, suo fratello [http://www.arablit.it/taymur.html Muhammad],<ref>{{Cita libro|autore=J. Brugman|titolo=An Introduction to the History of Modern Arabic Literature in Egypt|anno=|editore=|città=|p=11|pp=|ISBN=}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=al-Abyari|titolo='Alam Mahmud Taymur|anno=1972|editore=|città=|p=83|pp=|ISBN=}}</ref> che Mahmud stesso aveva più volte chiamato "il mio maestro".<ref>{{Cita libro|autore=|titolo=Shifa' al-Ruh|anno=|editore=|città=|p=12|pp=|ISBN=}}</ref>
 
Dopo la morte di suo fratello, Mahmud si dedicò completamente all'attività di letterato. Si trasferì in Europa per due anni, buona parte dei quali spesi in Svizzera. Mahmud Taymur considerò il suo lungo soggiorno in Europa come fondamentale per la sua formazione di letterato, e passò molto tempo a studiare lo stile dei suoi autori europei preferiti. Tuttavia, quando tornò in Egitto, lo stile delle prime opere che pubblicò non era molto dissimile da quello dei suoi primi scritti.<ref>{{Cita libro|autore=J. Brugman|titolo=An Introduction to the History of Modern Arabic Literature in Egypt|anno=|editore=|città=|p=11|pp=|ISBN=}}</ref> La sua vita in Egitto fu segnata da eventi piacevoli, ricca di soddisfazioni ma anche da una grandissima sofferenza, quando perse il figlio appena ventenne.<ref>{{Cita web|url=https://mwthoq.com/الكاتب-محمود-تيمور/|titolo=paragrafo 2 righe da 12 a 15}}</ref> Col passare degli anni accumulò molti premi e riconoscimenti. Nel 1947 gli venne conferito il premio per la letteratura dall'Accademia di Lingua Araba.<ref>{{Cita libro|autore=al-Nassaj|titolo=Tatawwur al-Qissah|anno=|editore=|città=|p=316|pp=|ISBN=}}</ref> Due anni dopo, venne riconosciuto membro della stessa accademia che lo aveva premiato; nel 1950 ricevette l'ambito premio "Fu'ad I" (intitolato al re Fu'ad I) e nel 1962 il premio statale per la letteratura, che testimonia come un uomo di famiglia monarchica come lui fosse riuscito a farsi apprezzare anche in ambiente repubblicano. Morì il 25 agosto 1973, a Losanna.<ref>{{Cita libro|autore=J. Brugman|titolo=An Introduction to the History of Modern Arabic Literature in Egypt|anno=|editore=|città=|p=11|pp=|ISBN=}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.civicegypt.org/?p=59591|titolo=La morte del grande scrittore Mahmud Taymur|autore=Samih Jamil}}</ref> Molti autori e critici sia egiziani che non hanno riconosciuto, negli anni, la sua impronta d'autore impegnato e l'hanno innalzato a livello di uno dei maggiori esponenti della letteratura egiziana e araba del XX secolo.
 
== Pensiero e stile letterario ==