Chiesa di Santa Marta (Bellano): differenze tra le versioni

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L’oratorio era appunto sede della Confraternita dei Disciplini, di cui si ha notizia fin dalla fine del XIV secolo. Essi erano particolarmente devoti alla Passione e morte di cristo, tanto da esercitare diverse pratiche tra cui l’[[autoflagellazione]], che veniva chiamata “disciplina”, termine da cui deriva il nome della confraternita. Quest'ultima poteva fruire delle stesse [[indulgenze]] dell’Arciconfraternita dei Disciplini di San Giovanni in Laterano, poiché le era stata aggregata nel XVI secolo. Era stato [[san Carlo Borromeo]] a stabilire le regole della confraternita nel 1611(data sbagliata San Carlo è morto nel 1584), che tutti i 74 membri erano tenuti a rispettare. Alla domenica e nei giorni festivi si ritrovavano nel coro ed erano incaricati di animare le celebrazioni della [[settimana santa]], soprattutto i riti di penitenza del giovedì santo. Sul fianco sinistro della chiesa avevano la loro sede ed erano soliti accogliere, come in un ospizio, persone povere o malate e raccogliere offerte a favore dei bisognosi.
 
La visita pastorale a questa chiesa da parte di monsignor Maggiolini nel 1611 testimonia l’esistenza dell’attuale edificio già nel 1419, data della consacrazione. Lo stile [[tardogotico]] della chiesa è tipico di molti edifici in Lombardia ed è reso evidente dalla [[lunetta]] accanto alla porta di ingresso e dalle archeggiature in [[cotto]]. Molto ricca e decorata è la [[cupola]] con [[tamburo]] ottagonale, risalente al 1582. <ref>{{cita|Archivi di Lecco|pp. 329-335}}.</ref>
 
==Opere d'arte dell'interno==
La prima cappella è situata sul lato destro della navata, è dedicata a [[Antonio di Padova|sant’Antonio da Padova]] ed esisteva già nel 1611; una seconda cappella è stata costruita nel 1729, in dedicazione a [[san Nicola da Tolentino]]; una [[pala d'altare|pala]] del Seicento raffigurante ''la visita di Gesù alle sorelle Marta e Maria'' è posta sull’altar maggiore, fiancheggiata da [[San Giovanni Battista]] e [[San Giovanni Evangelista]]; quadri che rappresentano la vita di santa Marta sono invece esposti nel presbiterio, sulle pareti laterali del presbiterio, alla cui destra si accedeva alla [[sacrestia]] e a destra al [[coro (architettura)|coro]]. Dopo il 1611 è stato invece costruito il [[campanile]].
 
L’opera ritenuta la più rilevante è il ''[[Compianto sul Cristo morto]]'', posto nella cappella del Santo Sepolcro, sul fianco sinistro della navata. Si tratta di un gruppo di nove statue in legno dipinte, una delle quali è stata rimossa durante il [[restauro]] perché forse non originale. Esso mette in scena la deposizione di Gesù cristo dalla croce, è a grandezza naturale e vede rappresentati vari personaggi: Gesù sorretto da Maria e altre donne, [[Maria Maddalena]] inginocchiata ai suoi piedi, san Giovanni in piedi a sinistra e Giuseppe d’Arimatea in piedi a destra. L’autore è identificato nel 1982 in [[Giovanni Angelo del Maino]], ma alla realizzazione ha contribuito forse anche suo fratello Tiburzio, poiché si notano una tendenza di stampo classico e una di stampo espressionistico. La datazione dell’opera è quindi da collocare tra Quattrocento e Cinquecento.<ref name="Il Sentiero del Viandante">{{cita|Il Sentiero del Viandante|}}.</ref>
 
==Note==
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{{Portale|architettura|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:chieseChiese di Bellano]]