Giuseppe Menditto: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
È nato il 21 giugno [[1794]] nell'allora Casanova (oggi [[Casagiove]]), nell'[[arcidiocesi di Capua]].<ref>{{Cita|Granatello|pagg. 18-20}}.</ref>
=== Formazione e ministero sacerdotale ===
Dopo aver studiato nel seminario di Capua, si è laureato in teologia presso la [[Università degli Studi di Napoli Federico II|Regia Università di Napoli]] nel [[1831]].<ref name= bio >{{Cita|Granatello|pag. 24}}.</ref>
Il 19 aprile [[1818]] è stato [[Rito dell'ordinazione sacerdotale|ordinato presbitero]] a [[Napoli]] dal vescovo [[Domenico Ventapane]].<ref name= bio />
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Il 22 luglio [[1844]] [[papa Gregorio XVI]] lo ha nominato [[Protovescovo|primo vescovo]] della neo costituita [[diocesi di Noto]]; ha ricevuto l’[[ordinazione episcopale]] il 28 luglio seguente dal [[cardinale]] [[Antonio Francesco Orioli]], [[cardinale prete]] di [[Santa Maria sopra Minerva (titolo cardinalizio)|Santa Maria sopra Minerva]], coconsacranti il futuro cardinale [[Fabio Maria Asquini]], segretario della [[Congregazione dei vescovi e regolari]], e dall'[[arcivescovo]] [[Giovanni Giuseppe Canali]], [[vicegerente della diocesi di Roma]].
Ha [[Presa di possesso|preso possesso]] della diocesi per procura il 24 novembre [[1844]] ma è entrato solennemente in diocesi solo il 24 dicembre seguente.<ref>{{Cita|Granatello|pag. 21}}.</ref>
Afflitto da una grave malattia agli occhi, il 21 ottobre [[1849]] ha presentato le dimissioni al Papa che le ha accolte il 14 novembre.<ref>{{Cita|Granatello|pag. 37}}.</ref>
Si è ritirato a [[Capua]] dove è morto il 2 marzo [[1850]]; è sepolto nella chiesa di San Michele Arcangelo di [[Casagiove]].<ref>{{Cita|Granatello|pag. 39}}.</ref>
== [[Genealogia episcopale]] ==
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