Alessandro Annoni (militare): differenze tra le versioni
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Luogo di morte modificato da Arnautowo (Unione Sovietica) a Dibra (Yugoslavia) dove effettivamente cadde l'ufficiale. |
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|Ref =dati tratti da ''I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro''<ref name=B1p314>{{Cita|Bianchi, Cattaneo 2011|p. 314}}.</ref>
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{{Bio
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==Biografia==
Nacque nel rione Piazza di Mondovì ([[provincia di Cuneo]]), il 14 settembre 1899,<ref name=B1p314/> figlio di Paolo e Bice Cabiati. Dopo aver frequentato il Collegio militare di Roma, dove conseguì la maturità classica, fu inviato a prestare servizio presso il [[5º Reggimento alpini]], dove divenne [[sottotenente]] in servizio permanente effettivo nel corso del [[1918]].<ref name=B1p315>{{Cita|Bianchi, Cattaneo 2011|p. 315}}.</ref> Nell'ultimo anno del conflitto<ref name=C4p270>{{Cita|Cavaciocchi, Ungari 2014|p. 270}}.</ref> si distinse particolarmente in forza al II Gruppo alpino, tanto da venire decorato con una [[Valor militare|Medaglia di bronzo]] e la [[Croce di guerra al valor militare]] e promosso [[tenente]].<ref name=B1p315/> Dopo il termine della guerra presta servizio per circa un anno in [[Albania]] con il Battaglione alpini "Dronero", rientrando in Patria nel corso del [[1919]].<ref name=B1p315/> Trasferito a domanda al XIX Battaglione libico del [[Regio corpo truppe coloniali della Cirenaica]], partecipa per circa tre anni alle operazioni di polizia coloniale. Ritorna in forza al 5º Reggimento alpini nel [[1925]], e poi parte per la [[Somalia]], in forza al [[Regio corpo truppe coloniali della Somalia italiana|Regio corpo truppe]] di quella colonia.<ref name=B1p315/> Rientrato in Italia nel [[1931]], prende parte ad un corso per osservatore di aeroplano sull'[[aeroporto]] di [[Grottaglie]], prestando poi servizio, a fasi alterne, presso i reparti di osservazione aerea della [[Regia Aeronautica]].<ref name=B1p315/>
In vista della [[guerra d'Etiopia]]<ref name=D1p277>{{Cita|Del Boca 2001|p. 277}}.</ref> ritorna in Somalia,<ref name=B1p315/> dove al comando del IV sottogruppo autonomo [[Dubat]] consegue la promozione a [[maggiore]] per meriti eccezionali, e due Medaglie di bronzo al valor militare nel [[1937]] e 1938, e una prima [[Medaglia d'argento al valor militare|Medaglia d'argento]] nel [[1938]].<ref name=B1p315/> Nel [[1939]], dopo aver trascorso un periodo in forza al servizio di aerocooperazione del [[Corpo d'armata]] celere, e assegnato al [[1º Reggimento alpini]]. Dopo l'[[seconda guerra mondiale|entrata in guerra]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], avvenuta il 10 giugno [[1940]], partecipa alle [[Battaglia delle Alpi Occidentali|operazioni sul fronte occidentale]] in forza al Battaglione alpini "Val Ellero".<ref name=B1p315/> Nel successivo mese di novembre assume il comando del Battaglione alpini "Mondovì", e poi parte per l'Albania, dove sbarca a [[Durazzo]] il 15 dicembre.<ref name=B1p315/> Durante le [[Campagna di Grecia|operazioni]] sul fronte greco viene decorato di una quarta Medaglia di bronzo al valor militare. Denominato "l'Ufficiale Santo"<ref name=B1p315/> dai suoi soldati, cade in combattimento sul fronte di Dibra l'11 aprile 1941.<ref name=B1p316>{{Cita|Bianchi, Cattaneo 2011|p. 316}}.</ref> I suoi alpini ottennero che la sua salma entrasse nella città appena conquistata su una barella innanzi a tutti. promosso postumo al grado di [[tenente colonnello]], fu decorato di [[Medaglia d'oro al valor militare]] alla memoria.<ref name=B1p316/>
== Onorificenze ==
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|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=Valor militare
|motivazione=''Comandante di battaglione alpini, dava prova di valore e di sprezzo del pericolo, organizzando a salda difesa le posizioni affidategli ed infondendo nei dipendenti alto spirito aggressivo. In occasione di un attacco nemico contro altro reparto viciniore, di sua iniziativa e con
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