Henry Lerolle: differenze tra le versioni

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Henry Lerolle si circondò di artisti di cui collezionava le opere: oltre che di [[Monet]], fu amico e protettore di [[Degas]] e di [[Pierre-Auguste Renoir|Renoir]], che realizzarono diversi ritratti delle sue figlie e di Lerolle stesso<ref>Edgar Degas, ''Ritratto allo specchio di Henry Lerolle e delle sue figlie, Yvonne e Christine'', 1895-1896; Pierre Auguste Renoir, ''Ritratto di Henry Lerolle'' (1895 ca.), ''Yvonne e Christine Lerolle al pianoforte'' (1897), ''Christine Lerolle mentre ricama'', (1895-1898); </ref>.
 
Collezionò anche opere di [[Henri Fantin-Latour]] (autore di un ritratto di sua moglie), di [[Jean-Baptiste Camille Corot|Corot]] e di altri; possedette diverse tele di [[Gustave Moreau]] e di [[Maurice Denis]]. Di quest'ultimo, che a sua volta ne ritrasse le figlie e che lo considerava "il suo scopritore", fu il primo importante mecenate.
Nel 1892 Lerolle commissionò a Denis l'affresco di un soffitto nella propria casa intitolato ''La scala tra le foglie''. Ad [[Albert Besnard]], che fece il ritratto di sua moglie e della figlia Yvonne intorno al [[1879]]-[[1880]], commissionò invece una serie di vetrate per il suo palazzo privato di avenue Duquesne n. 20 a Parigi.
[[File:WLA metmuseum Henry Lerolle The Organ Rehearsal.jpg|thumb|upright=1.6|left|''Prova generale con l'organo'']]
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L'amicizia con Besnard era di vecchia data; Besnard stesso, riportando la reazione di Lerolle di fronte ai quadri che egli stava dipingendo dopo il ritorno da un viaggio di nove mesi con la sua famiglia nelle Indie, racconta come una frase potesse contenere tutto lo spirito di Lerolle stesso. Quest'ultimo, non riuscendo a contenere la curiosità, aveva chiesto di vedere le tele e trascorse diversi giorni con i genitori dell'amico osservandole senza parlare; tale mutismo, intenzionale o meno, indusse il padre di Besnard, spazientito, a pretendere un commento da parte di Lerolle, o almeno a spiegargli il perché del suo silenzio. Lerolle diede allora una risposta sibillina che suscitò l'ilarità degli astanti: « ''Besnard ... non avrei mai creduto che fosse così'' »<ref>''Souvenances'', in ''Mémoires de Philippe Besnard'', Éditions de l'Université d'Ottawa, 1975, p. 197. La scena ebbe luogo nel 1911 nell'atelier di Besnard a Talloires</ref>.
 
"Lerolle...era spigliato, metteva gli ospiti a proprio agio, si esprimeva lentamente ma con spirito; possedeva una calma perfidia, candida all'apparenza, ma che a ben vedere era intenzionale. (...) Aggiunse diversi capolavori del suo amico Degas alla propria collezione di Renoir, di Corot e degli Impressionisti" <ref>''Souvenances'', in ''Mémoires de Philippe Besnard'', op. cit.</ref>
 
Lerolle si circondò anche di scrittori e di musicisti; violinista e compositore dilettante egli stesso, si avvicinò alla musica contemporanea grazie alla moglie Madeleine Escudier, la cui sorella aveva sposato [[Ernest Chausson]].
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