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Considerata l'intenzione del governo di procedere all'alienazione, il comune ne chiese il possesso per poter garantire la conservazione del fossato, degli spalti e delle mura, oggetto di continuo asporto di materiali che ne comprometteva la stabilità. Pur prive di qualsiasi valore militare, le strutture risultavano
La fortezza fu acquisita ma con il vincolo di non poter apportare alcuna alterazione in assenza di autorizzazione statale, e di dover cedere tali opere senza alcun corrispettivo nel caso si fosse presentata la necessità di dover erigere una quale opera di fortificazione.
l'asporto non autorizzato 1 materiali dalle mura e i contratti d'affitto degli spalti tracciano la storia degli anni successivi. Nel .),k, AI -- - 9,-- 1839 era in atto un contenzioso tra l'amministrazione ,,,,4..,,, ../... _ ... ... > . bm - comunale e don Giovan Battista Osma, proprietario della -9,- t- rocca, per una serie di scavi do lui eseguiti all'interno del :„. a- complesso e la demolizione di tre contrafforti delle mura ›.t.... .. di proprietà del comune che cingevano la rocca sui ver-i santi nord ed est, in contrasto con gli accordi stipulati al momento della vendita della rocca e che crearono gravi r1/4 :, -,- problemi di stabilità. - , ,t „ wigA31 I cambiamenti politici e amministrativi che seguirono ;. , l'annessione al Regno di Sardegna (poi Regno d'Italia) 7t... affrettarono la definitiva scomparsa dell'antica fortezza. All'inizio degli anni Sessanta, infatti, la difficile situazio-▼
La '''''Rocca''''', in parte demolita, fu invece venduta già nel [[1804]], a ''Galeazzo Daina''.
Negli anni successivi le nuove destinazioni d'uso dei torrioni, del Ossuto, l'abbattimento di tratti di cortina ma anche la lottizzazione e la definizione di aree verdi con pubblici passeggi furono i temi di un dibattito che trovavo ragione nelle nuove esigenze di decoro urbano. la ridefinizione dei tracciati d'accesso alla città determinò invece la demolizione delle opere poste a difesa delle porte. Si inserisce in questo contesto il progetto, del 1817, di ampliamento di porta Fuori e la realizzazione di una piazza semicircolare, delimitata e contornata da alberature, posta all'esterno della porta stessa, così come qualche anno più tardi, sistemato il ponte sul Chiese e realizzato il rettifilo stradale, progetto di rifacimento dell'omonima porta, in parte demolita per ragioni di pubblica sicurezza, sospeso però nel 1823.
▲l'asporto non autorizzato 1 materiali dalle mura e i contratti d'affitto degli spalti tracciano la storia degli anni successivi. Nel .),k, AI -- - 9,-- 1839 era in atto un contenzioso tra l'amministrazione
fotografia (collezione priàà)
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