Dittatura militare brasiliana: differenze tra le versioni

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Il regime militare brasiliano funse da modello per altri regimi militari e dittature nell'[[America Latina]], sistematizzando la "Dottrina della Sicurezza Nazionale",<ref>https://www.ictj.org/news/brazil-shatters-its-wall-silence-past</ref> la quale "giustificava" le azioni compiute dall'esercito in funzione della sicurezza nazionale in tempo di crisi, creando una base intellettuale sulla quale poi gli altri regimi militari fecero affidamento.<sup>[3]</sup>
 
Nel 2014, quasi 30 anni dopo la caduta del regime, l'esercito brasiliano riconobbe per la prima volta gli eccessi commessi dai suoi agenti durante gli anni della dittatura, inclusi la tortura e l'omicidio di dissidenti politici.<ref>https://oglobo.globo.com/brasil/em-documento-forcas-armadas-admitem-pela-primeira-vez-tortura-mortes-durante-ditadura-13998824</ref> Nel maggio 2018, il [[Governo federale degli Stati Uniti d'America|governo degli StaiStati Uniti d'America]] pubblicò un [[memorandum]], scritto da [[Henry Kissinger]] ([[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] durante la dittatura in Brasile), risalente all'aprile 1974, il quale confermava che la leadership dell'esercito brasiliano era a conoscenza dell'uccisione dei dissidenti.<ref>https://brasil.elpais.com/brasil/2018/05/10/politica/1525976675_975787.html</ref>
 
È stato estimato che, durante il regime, 434 persone sono state uccise o sono scomparse. Alcuni attivisti per i [[diritti umani]] ed altre persone hanno ipotizzato che il vero numero di vittime potrebbe essere più alto, ma le forze armate brasiliane lo hanno sempre negato.<ref>http://agenciabrasil.ebc.com.br/direitos-humanos/noticia/2014-12/comissao-reconhece-mais-de-200-desaparecidos-politicos-durante</ref>