E=mc²: differenze tra le versioni
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L'idea di Poincaré d'associare una massa e una [[quantità di moto]] alla radiazione elettromagnetica si dimostrò feconda. Nel 1902 [[Max Abraham]] introdusse<ref name=abraham/> il termine "momento elettromagnetico" con densità di campo pari a <math>E_{\rm em}/c^2</math> per cm<sup>3</sup> e <math>E_{\rm em}/c</math> per cm<sup>2</sup>. Al contrario di Lorentz e Poincaré, che lo consideravano ''fittizio'', Abraham sostenne che fosse un ente fisico ''reale'', che consentiva la conservazione complessiva della quantità di moto.
Nel 1904 [[Friedrich Hasenöhrl]], studiando la dinamica di un [[corpo nero]] in movimento, associò il concetto d'[[inerzia]] alla radiazione elettromagnetica della cavità.<ref>{{Cita pubblicazione|autore= F. Hasenöhrl |anno=1904 |titolo=Zur Theorie der Strahlung in bewegten Körpern
|titolotradotto=[[s:en:Translation:On the Theory of Radiation in Moving Bodies|On the Theory of Radiation in Moving Bodies]]|rivista=Annalen der Physik |volume=320|numero=12
|pp=344–370|title-link=s:de:Zur Theorie der Strahlung in bewegten Körpern |lingua=de}}</ref>
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come per la massa elettromagnetica <math>m_{\rm em}</math> di un corpo elettricamente carico in movimento. Nel 1905 Hasenöhrl rifece i calcoli, confermando il risultato di Abraham. Notò inoltre la similarità tra la ''massa apparente'' <math>m_{\rm ap}</math> di un [[corpo nero]] e quella elettromagnetica <math>m_{\rm em}</math> di un corpo carico.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=F. Hasenöhrl|anno=1905|titolo=Zur Theorie der Strahlung in bewegten Körpern. Berichtigung|rivista=Annalen der Physik |volume=321 |numero=3 |pp=589–592 |titolotradotto=Sulla teoria della radiazione nei corpi in movimento. Correzione|lingua=de}}</ref><ref>{{cita libro | nome= A. I.| cognome= Miller | titolo= Albert Einstein's special theory of relativity. Emergence (1905) and early interpretation (1905–1911) | anno= 1981 | editore= Addison–Wesley | città= Reading |pp=359-360 |isbn=978-0-201-04679-3 |lingua=en}}</ref> Circa il termine 4/3 e la sua successiva eliminazione, si veda la parte finale della Sezione [[E=mc²#La massa elettromagnetica dell'elettrone (1881-1906)|''La massa elettromagnetica dell'elettrone (1881-1906)'']].
Nel 1907 [[Max Planck]], generalizzando il lavoro di Hasenöhrl, fornì una derivazione non relativistica della formula <math>E = mc^2</math>:''«mediante ogni assorbimento o emissione di calore la massa inerziale di un corpo si modifica, e l'incremento di massa è sempre uguale alla quantità di calore [...] divisa per il quadrato della velocità della luce nel vuoto.»''<ref>{{Cita pubblicazione|autore= M. Planck|anno=1907 |rivista= Sitzung der preusse Akademie der Wissenschaften (Berlin), Physikalische und Mathematische Klasse (13 Juni, 1907)
=== L'articolo di Einstein del 1905 sull'equivalenza massa-energia ===
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