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Quando Mahmud era ancora un bambino di 5 anni, nel 1899, sua madre Khadijah morì e la sua famiglia si trasferì dal quartiere di Dar al-Sa'ada<ref>{{Cita web|url=https://mwthoq.com/الكاتب-محمود-تيمور/|titolo=La vita di Mahmud Taymur}}</ref> (in cui avevano vissuto per 80 anni tre generazioni di Taymur) ad 'Ain Shams, che al tempo era un piccolo villaggio molto vicino al Cairo (ora è un quartiere tra i più antichi della capitale egiziana e ospita le università più prestigiose della città). In questo insediamento Mahmud vide per la prima volta la realtà contadina e rimase colpito dalle condizioni in cui viveva il ''fellah'', il contadino egiziano.<ref>{{Cita libro|autore=J. Brugman|titolo=An Introduction to the History of Modern Arabic Literature in Egypt|anno=|editore=|città=|p=255|pp=|ISBN=}}</ref> I due fratelli Taymur condussero una vita piena di esperienze variegate anche nel nuovo quartiere di 'Ain Shams, dove sia Muhammad che Mahmud furono lasciati liberi di conoscere la popolazione, di giocare con gli altri bambini e ragazzi loro coetanei, di frequentare le case modeste dei loro conoscenti. In poco tempo, i due ragazzi vennero riconosciuti dalla popolazione locale come dei veri e propri ''fellaheen'', loro simili. Dopo la morte della madre, la zia 'A'ishah e il padre Ahmad si presero cura amorevolmente di Mahmud e di Muhammad, ma dopo soli 3 anni anche 'A'ishah morì lasciando il compito di crescere i due ragazzi nelle mani di Ahmad; questo potrebbe essere il motivo principale dell'enorme influenza che la figura paterna esercitò su entrambi i figli. Ahmad non si risposò mai, iniziò invece a dedicare gran parte del suo tempo e delle sue disponibilità economiche ad arricchire la sua già vasta libreria. Alcuni biografi sono arrivati a dire che dopo il prematuro trapasso di Khadijah, Ahmad "si sposò con la propria biblioteca". Questa enorme biblioteca arrivò a contare, alla morte di Ahmad, ben 18000 opere, le quali attiravano visitatori e studiosi, intellettuali, studenti e ''sheikh'' da Al-Azhar e da tutto l'Egitto: tale clima influenzò indubbiamente i due giovani Taymur, alla stregua delle loro esperienze coi contadini locali.<ref>{{Cita libro|titolo=Essays in Arabic Literary Biography: 1850-1950|p=355-356}}</ref> Uno dei primi libri che Ahmad fece leggere al piccolo Mahmud fu ''alf-layla wa-layla'', [[le mille e una notte]], che colpì molto il futuro letterato.<ref>{{Cita libro|titolo=Essays in Arabic Literary Biography: 1850-1950}}</ref>
 
Già molto giovane, inizia a leggere romanzi tradotti in arabo; tuttavia, come lui stesso racconterà, le prime opere che legge e che gli permettono di affacciarsi al mondo della letteratura sono di pessima qualità.<ref>{{Cita libro|autore=Mahmud Taymur|titolo=Shifa' al-Ruh|anno=1951|editore=|città=|p=7|pp=|ISBN=}}</ref> Col passare degli anni però la sua passione per la letteratura non diminuì; iniziò a leggere autori arabi, restando particolarmente affascinato da [[:en:Mustafa_Lutfi_al-Manfaluti|al-Manfaluti]] e dagli autori siro-libanesi del "''mahjar''", un gruppo di scrittori emigrati in nord America nella prima metà del '900.<ref>{{Cita web|url=https://en.wikipedia.org/wiki/The_Pen_League|titolo=The Pen League}}</ref> Tra questi uno dei maggiori esponenti fu [[Khalil Gibran|Jubran Khalil Jubran]], autore di racconti brevi particolarmente apprezzati da Taymur, il quale, influenzato proprio da Jubran, iniziò a scrivere poesie in prosa. L'avvicinamento alla letteratura e la scoperta degli autori del "''mahjar''" lo influenzarono nell'iniziare a leggere la letteratura dei grandi autori occidentali.<ref>{{Cita libro|autore=Mahmud Taymur|titolo=Shifa' al-Ruh|anno=1951|editore=|città=|p=10|pp=|ISBN=}}</ref> Si ritiene che siano stati proprio questi scrittori che, con le loro opere, hanno largamente influenzato Mahmud nella stesura del suo primo brano di narrativa, ''al-Sharaf al-rafi''' (il nobile senso dell'onore), pubblicato nel 1908, dove compare per la prima volta lo spirito nazionalista dell'autore ancora solo quattordicenne.<ref>{{Cita libro|titolo=Essays in Arabic Literary Biography: 1850-1950}}</ref>
 
Mahmud condusse i suoi studi primari e secondari (alla scuola di secondo grado ''Ilhamiyyah''<ref>{{Cita libro|titolo=Essays in Arabic Literary Biography: 1850-1950}}</ref>) in Marocco, per poi iscriversi all'università di agricoltura, che tuttavia non poté portare a termine perché, quando non aveva ancora raggiunto i 20 anni, fu colpito da una violenta forma di febbre tifoide. Abbandonati gli studi di agricoltura iniziò ada lavorare al Ministero della Giustizia e successivamente degli Affari Esteri, tuttavia essendo un uomo ricco, privo di necessità economiche, e non apprezzando i suoi impieghi al ministero seppur di altissimo livello, dal 1917 prese la decisione de occuparsi a tempo pieno di letteratura,<ref>{{Cita libro|titolo=Essays in Arabic Literary Biography: 1850-1950|p=358}}</ref> studiando autori francesi e russi e avvicinandosi anche a quelli arabi. Al ritorno del fratello Muhammad, che aveva passato un periodo in Francia, Mahmud venne a conoscenza delle opere di [[Guy de Maupassant|Guy De Maupassant]], autore che apprezzò e stimò grandemente, tanto che quando Mahmud scoprì le opere degli autori russi [[Anton Čechov|Chekhov]] e [[Ivan Sergeevič Turgenev|Turgenev]], sostenne di vedere nel loro stile la sua influenza. Ma Mahmud Taymur non si limitò a leggere e apprezzare solo autori europei, difatti continuò a leggere opere in arabo di autori arabi, molte volte spinto dal fratello che lo consigliava nelle letture. Scoprì così [[Muhammad al Muwaylihi|al-Muwailihi]] e soprattutto [[Muhammad Husayn Haykal|Muhammad Haykal]], il quale aveva appena pubblicato il suo libro più rilevante, Zaynab.<ref>{{Cita libro|autore=J. Brugman|titolo=An Introduction to the History of Modern Arabic Literature in Egypt|anno=|editore=|città=|p=10|pp=|ISBN=}}</ref>
 
Dopo essere definitivamente guarito dal tifo, decise di dedicarsi al lavoro, dapprima al ministero della giustizia, poi al ministero degli affari esteri. Tuttavia non fu mai attratto dalle possibilità di carriera che potevano garantirgli questi lavori, non avendo nemmeno necessità in campo pecuniario, essendo lui membro di una famiglia ricca; decise dunque di dedicarsi alla sua passione, la scrittura. Nel 1920 si sposò con una della figlie di Dhur al-Fiqar Pasha, un ciambellano del re e nello stesso anno iniziò anche a pubblicare alcune opere.<ref>{{Cita libro|autore=al-Abyari|titolo='Alam Mahmud Taymur|anno=1972|editore=|città=|p=83|pp=|ISBN=}}</ref> Ma il periodo felice di Mahmud si arrestò bruscamente nel 1921, con la morte del suo mentore, colui che più di chiunque altro lo aveva spinto a scrivere, suo fratello [http://www.arablit.it/taymur.html Muhammad],<ref>{{Cita libro|autore=J. Brugman|titolo=An Introduction to the History of Modern Arabic Literature in Egypt|anno=|editore=|città=|p=11|pp=|ISBN=}}</ref> che Mahmud stesso aveva più volte chiamato "il mio maestro".<ref>{{Cita libro|autore=|titolo=Shifa' al-Ruh|anno=|editore=|città=|p=12|pp=|ISBN=}}</ref>