Archivio di Stato di Siena: differenze tra le versioni
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L'Archivio di Stato di Siena fu istituito con ''[[motu proprio]]'' del granduca [[Leopoldo II di Toscana|Leopoldo II]] il 17 novembre 1858, nel clima di rinnovato fervore per gli studi storici, di cui in Toscana fu animatore [[Francesco Bonaini]]. Ebbe sede nel [[Palazzo Piccolomini (Siena)|palazzo Piccolomini]], dove ancor oggi sono conservate le carte.
Vi furono concentrati tre complessi archivistici: quello delle riformagioni (detto anche archivio del governo), quello dei contratti (o archivio notarile) e il diplomatico. Un notevole incremento del patrimonio documentario si ebbe nel periodo 1863-1875, dovuto alla soppressione di antichi uffici ed alla concentrazione dei loro archivi. Nel 1864 l'Archivio di Sato di Siena si arricchì anche di quelle composizioni pittoriche su tavola, conosciute col nome di
Successivamente la concentrazione del materiale si accentuò non solo con i versamenti di atti appartenenti ad uffici statali, ma anche con l'acquisizione di archivi familiari spontaneamente donati o depositati da privati cittadini.<ref name="SAN">{{cita|SAN - Sistema archivistico nazionale}}</ref><ref name="Guida">{{cita|Guida generale degli archivi di Stato italiani}}</ref>
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