Salento: differenze tra le versioni

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Sia dal punto di vista [[linguistica|linguistico]] sia da quello [[architettura|architettonico]], [[folklore|folkloristico]] ed enogastronomico, la penisola salentina si caratterizza per tratti comuni che la distinguono dal resto della regione.
 
Una questione da tempo dibattuta è quella relativa ai confini culturali del Salento che non corrisponderebbero ai limiti geografici della penisola salentina, ma delimiterebbero un territorio più piccolo, variabile a seconda dell'elemento caratterizzante che viene preso in considerazione. Ad esempio, la convenzione qui seguita, [[#Estensione della penisola salentina|precedentemente definita]], pone fuori del Salento i territori (che da un punto di vista geografico possono pur sempre definirsi ''salentini'') di [[Massafra]], [[Statte]], [[Montemesola]], [[Crispiano]], [[Martina Franca]], [[Cisternino]] e [[Fasano]]. Ma nel caso in cui faccia da discriminante il dialetto, rimarrebbero fuori anche centri importanti come [[Taranto]] o [[Ostuni]]; mentre si arriverebbe ad includere [[Egnazia]], nei pressi di Fasano, se si facesse riferimento alla cultura messapica, o Martina Franca, posta in piena [[Valle d'Itria]], se si guarda all'architettura barocca<ref>A tal proposito, alcuni studiosi distinguono fra una ''forma forte'' ed una ''debole'' del concetto astratto di ''salentinità'', associando alla prima la provincia di Lecce e le zone del brindisino e del tarantino, caratterizzate dalla compresenza di tutti i tratti caratteristici (primo tra tutti, il dialetto), mentre in una definizione più ''debole'' ricadrebbero le altre aree più settentrionali, nelle quali si osserva la presenza solo di alcuni elementi ritenuti caratterizzanti.</ref> o ancora le tre province per intero più [[Matera]], in [[Basilicata]], se si prendesse in considerazione l'antica [[Terra d'Otranto]] ricalcante in nuovo concetto di Grande Salento. In Terra d'Otranto esistono due culture molto antiche, la Grecia salentina in provincia di Lecce e l'antica Arberia in provincia di Taranto, San Marzano (TA) è il punto di riferimento, mantiene viva la lingua, musica, balli, costumi Arbereshe del 1400 (epoca di Giorgio Castriota Skanderbeg). Sia la cultura della Grecia salentina che l'Arbereshe sono tutelate dallo Stato Italiano (Legge 482/99).
 
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