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Barlafus (discussione | contributi)
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:Ciao cp, non capisco la tua posizione sulla Gaiotti. Era iscritta al PDS, membro del direttivo del PDS, candidata col PDS, aderisce al gruppo parlamentare del PDS, perché la togli dal conto del PDS? (Poi risistemerò anche il PSI, che ebbe 15 deputati). --[[Utente:Barlafus|Barlafus]] ([[Discussioni utente:Barlafus|msg]]) 21:33, 20 giu 2019 (CEST)
 
:Ciao cp, scusa per il ritardo nella risposta, mi ero perso via la tua replica. Il tuo ragionamento è anche il mio, ovviamente in un sistema maggioritario, mancando liste di partito, i parlamentari vanno assegnati ai partiti in base alla loro prima affiliazione ai gruppi parlamentari. Non è però questo il fulcro del problema che va oltre, e verte sull’atomizzazione dell’organizzazione della sinistra italiana nella “Seconda” Repubblica. L’equivoco nasce dal classificare come partiti soggetti politici di altra natura che, appunto, ploriferarono a sinistra dopo il 1993. Nella “Prima” Repubblica i partiti in Italia furono fra i più strutturati (fin troppo...) fra tutti i paesi democratici. Nella Seconda, un po’ per il maggioritario un po’ per cercare di portare le tante anomalie italiane (democristiani di sinistra, liberali di destra, etc) verso uno schema più europeo, un po’ per il timore del modello “partito” dopo Tangentopoli, si aprì le porte a movimenti di vario genere. È l’analisi di queste “cose” che può essere complicata, però ciò non toglie che i partiti vengono prima, in quanto organizzazioni ben definite. I veri partiti nei Progressisti erano solo tre: PDS, PSI e PRC, più i Verdi che però avevano una struttura molto leggera e quindi permeabile (tanto da farli infiltrare dalla sinistra radicale trasformandoli più che altro in “rossi acerbi”). Alleanza Democratica non lo era: specchio esplicito di Alleanza Nazionale, come AN anche AD nel 1994 era solo una lista diciamo così, “rinforzata” organizzativamente in modo da evolvere in un partito, ma a differenza di AN, l’insuccesso di AD troncherà questa evoluzione. Per La Rete vale un po’ il discorso dei Verdi, e si sfaldò nel giro di pochi anni. I Cristiano Sociali (per venire al nostro punto) non erano un partito ed è facile dimostrare perché non lo erano: ogni partito (proprio per il retaggio della Prima repubblica) ha una clausola di adesione che impedisce ai suoi iscritti di iscriversi anche ad un altro partito. Il fatto che ci fossero persone membri sia del PDS che dei Cristiani sociali dimostra che questi secondi erano solo un movimento, senza sedi e senza gerarchie (peggio che peggio Rinascita socialista che rimase una corrente “arrabbiata” del PSI, ma mai formalmente dimessasi dal PSI). Quindi, a mio avviso nell’analisi i partiti vanno contati come tali (dato che la loro organizzazione legale ci fornisce dati oggettivi), trattando il resto in maniera residuale, “ciò che non si può inquadrare in un partito”.--[[Utente:Barlafus|Barlafus]] ([[Discussioni utente:Barlafus|msg]]) 19:09, 7 lug 2019 (CEST)
 
== [[Liberali e Democratici Fiamminghi Aperti]] ==